Questa cosa non mi va giù,
mi hai guardato si
ma con gli occhi all’insù.
È un grande dispetto, un’offesa gigante,
ho proprio deciso, non ti parlo all’istante.
Per gli anni a venire farai a meno di me
e la gioia e il dolore terrai lì con te.
Giorno per giorno a voltarsi le spalle
e da ora le stelle diventano stalle.
Non un saluto che esca dal cuore
e ogni gesto esterna rancore.
Il futile orgoglio è fragilità
e fa da scudo alla sincerità,
si veste a festa con l’abito finto,
non è mai contento, ma dice “io ho vinto”
Se tu capissi che i miei occhi all’insù
eran solo per piacerti di più,
forse le stalle tornerebbero stelle,
ogni rancore si muterebbe in amore
e ogni gioia ci vedrebbe contenti.
Perché è lieve la vita e non fa complimenti.
Cataldo Filippelli – Copyright © – 11.09.2016
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