Caro Ministro, ti scrivo questa lettera che fa seguito a due miei recenti comunicati stampa pubblicati sui giornali e tv locali che ti allego in copia. Sono profondamente addolorato, e sono convinto di interpretare i sentimenti della stragrande maggioranza della popolazione della provincia di Crotone, per come si è svolta questa vicenda della chiusura dell’aeroporto di Crotone-Isola Capo Rizzuto. L’unica infrastrutturache era rimasta alle comunità di questo territorio, che ormai da decenni ha vissuto nel completo isolamento per la cancellazione dei treni e per le condizioni disastrose della statale 106, meglio conosciuta come strada della morte, è stata soppressa con un colpo di mano dell’ENAC. Tu sai bene che la riapertura dell’aeroporto di Crotone-Isola Capo Rizzuto e la sua funzionalità hanno visto in passato la collaborazione anche del Comune di Reggio Emilia e di quello di Parma allorché istituimmo un volo con la Compagnia Federico II° diFoggia in virtù del gemellaggio sottoscritto tra il Comune di Cutro e il Comune di Reggio Emilia. Da alcuni anni i comuni costieri della provincia di Crotone, tra cui il Comune di Cutro che ne è stato il promotore, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il versamento di una cospicua percentuale delle royalties del metano a sostegno dell’attività aeroportuale facendo enormi sacrifici al fine di difendere questa infrastruttura che negli ultimi tempi con la Compagnia Rayanair, grazie anche al personale e alla direttrice Marcella Maggiori, ha ottenuto dei risultati eccellenti raggiungendo nel 2015 il numero di 300.000 passeggeri. Dal 29 Ottobre la Rayanair ha sospeso i voli senza che né la Regione, né il Governo abbiano mosso un dito per evitarlo così come è stato fatto per l’Alitalia a Reggio Calabria, giustamente, anche per difendere i duecento posti di lavoro. Mentre i 28 dipendenti dell’aeroporto di Crotone possono essere licenziati e mandati a casa e una infrastruttura di vitale importanza per le nostre comunità al fine di consentire la mobilità sul territorio nazionale per motivi di lavoro, di salute, di studio e altro, viene chiusa in pochi giorni. Il nostro è un territorio debole economicamente e socialmente e anche facilmente permeabile da parte della criminalità organizzata che qui ha radici profonde. Il Governo pensa forse di estirpare questa malapianta isolandoci sempre di più? L’ultima speranza dei cittadini del crotonese per una prospettiva di sviluppo del turismo e delle attivitàproduttive era fondata su questo aeroporto ma ci è stata tolta anche questa legittima aspettativa. Tieni presente che il nostro territorio è stato sempre sfruttato dai governi nazionale e regionale per l’accoglienza degli immigrati, per lo smaltimento dei rifiuti, per l’estrazione del metano turbando la vita sociale edeturpando l’ambiente e in cambio cosa abbiamo ottenuto? L’impoverimento economico, sociale e istituzionale e, con la chiusura dell’aeroporto, il totale isolamento. Caro Graziano, consentimi questa licenza in nome di una stima e amicizia ultradecennale con te e con il Comune di Reggio Emilia del quale ho conosciuto durante la mia lunga attività amministrativa ben quattro sindaci, faccio appello alla tua sensibilità di amministratore e difensore delle autonomie locali e alla tua capacità di uomo di governo per la carica di ministro che ricopri e ti chiedo di intervenire affinché in pochi giorni venga riaperto l’aeroporto e venga convocata la Rayanair per riprendere i voli, riparando ad una insopportabile ingiustizia. Infine la possibilità della tua presenza a Crotone, auspicata da tutti, istituzioni e cittadini, l’unica provincia dove non sei stato in Calabria. Ti ringrazio e ti invio i più cordiali saluti.
Cutro lì, 5 Novembre 2016.
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