In occasione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2016 – che è iniziata ieri in tutta Italia ed è dedicata quest’anno al tema “La Terra come navicella spaziale nei flutti dell’instabilità climatica: cosa possono fare le nostre città?” – anche l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) parteciperà con una serie di eventi che la Commissione di valutazione del Comitato UNESCO ha inserito anche nel suo calendario nazionale.
Il programma degli eventi Arpacal – dal titolo “Città resilienti per contrastare i flutti dell’instabilità climatica” – è stato preparato dal Servizio di Educazione Orientata alla Sostenibilità e va oltre la settimana Unesco, sviluppandosi sino al prossimo giugno 2017. E’ previsto, infatti, il coinvolgimento di tutti gli studenti che in quest’anno scolastico stanno svolgendo percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro nei Dipartimenti provinciali Arpacal, nonché degli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Scienze Agrarie ed in Scienze Forestali ed Ambientali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e degli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale e dei Master accreditati presso l’Università della Calabria.
Offrire alla cittadinanza ed in particolare agli studenti, il proprio contributo finalizzato alla conoscenza delle tematiche ambientali, rientra infatti tra gli obiettivi strategici dell’Arpacal. Il tema sulla “instabilità climatica” proposta per la Settimana DESS 2016, favorisce l’avvio di una serie di attività e iniziative che prevedono il coinvolgimento attivo degli studenti in azioni pratiche, visite, campionamenti, attività laboratoriali.
“I vari ambiti territoriali in cui opera l’Arpacal, infatti – fanno sapere dal Servizio EOS – saranno i migliori laboratori di cui gli studenti potranno disporre per capire i sistemi naturali da cui dipendiamo, i benefici che questi ci assicurano e la condotta da seguire per proteggerli. In particolare, l’attività svolta presso il Centro Funzionale Multirischi consentirà agli studenti di conoscere le metodologie e la strumentazione utilizzata per il rilevamento sistematico, su tutto il territorio regionale, delle grandezze relative al clima terrestre. L’attività svolta dai servizi tematici Aria servirà da spunto per una serie di iniziative volte a conoscere le metodologie in uso per effettuare controlli e monitoraggi sull’atmosfera. L’attivazione di processi partecipativi e il coinvolgimento di varie realtà locali, Enti e Associazioni, faciliteranno la realizzazione di attività ed eventi in co-progettazione con i quali sarà sviluppata in particolare la tematica della resilienza del territorio quale preparazione e risposta al fenomeno dei cambiamenti climatici”.