Desertificazione occupazionale, totale assenza di servizi extra territoriali (la stazione è chiusa da tempo e l’aeroporto Pitagora fermo dall’1 novembre 2016), abusivismo galoppante, sanità inadeguata, rete stradale provinciale precaria al punto tale che non consente il collegamento tra i vari territori, strade cittadine piene di buche e prive di segnaletica pedonale. Quanto detto sopra con riferimento alla città di Crotone.
Tanti problemi irrisolti o passati nel dimenticatoio ma tutti i politici a menare il can per l’aia dei vari argomenti ed a polemizzare fra di loro.
In seguito a delle affermazioni fatte dai rappresentanti de “Le Tre Elle” nei confronti della consigliera regionale Flora Sculco (I DemoKratici- Calabria in Rete) arriva la risposta dai responsabili la segreteria provinciale de “I Demokratici”:
“Siamo profondamente afflitti per i grandi dubbi e le apprensioni che i due Consiglieri Comunali , Torromino e Piuma manifestano, come al solito in “coppia” come “Gianni e Pinotto”, circa le sorti ed il futuro, della Consigliera regionale Flora Sculco, della Città di Crotone, per il risultato referendario e soprattutto per il Pd Nazionale, Regionale e Locale.
La strana, coppia Torromino e Piuma , di cui non si capisce chi scrive e chi detta, fino ad ora silente e quasi “mimica” nel consesso comunale sulle problematiche cittadine, per dimostrare comunque di esserci ed esistere, prova ad avventurarsi in considerazioni e valutazioni politiche che non sono proprio il loro pane. Questo ci fa già specie .
Evidentemente e probabilmente si affidano ad un “elaboratore” dei loro pochi sopraggiunti pensieri politici “dal prezzo e costo scontato” e che, per giunta, ne sa meno di loro.
Li sorprende l’attivismo dell’Onorevole Sculco anche sulle vicende catanzaresi che, non proprio casualmente, richiedono l’interesse della Consigliera regionale che è stata eletta nel collegio della Calabria Centro di cui Catanzaro è parte.
Qual è la meraviglia? Dove l’anomalia ?
Forse la loro diffidenza verso le attività politiche catanzaresi, deriva dalla propria esperienzamaturata durante il ballottaggio delle elezioni comunali di Crotone, quando più volte sono stati segnalati dietro le porte di responsabili Istituzionali regionali ubicati nella Città Capoluogo,per “soccorrere” la coalizione perdente in cambio di possibili prebende politiche e non….
In questo senso ci ricordano l’immagine cinematografica del Marchese del Grillo in cui la “ plebe “ veniva adescata per ricevere monete precedentemente e appositamente arroventate nel fuoco.
Ritornando seri precisiamo che, l’Onorevole Flora Sculco ha ruolo e funzione per svolgere la propria opera politica nella Città di Catanzaro come di Crotone e di tutto il collegio elettorale regionale.
Lo fa nella sua funzione istituzionale, lo fa nella dimensione politica riconosciutale da più parti, con cui prova ad affrancare dal disagio tutto il territorio rappresentato, avendo ben presente che non possono esistere mai più gerarchie tra le città che ne fanno parte.
Lo fa da leader e protagonista legittimata dal consenso ottenuto in primo luogo a Crotone e, poi, nell’intera area Calabria – Centro e lo fa per non ripetere le tante esperienze di sudditanza del passato da Catanzaro e da chicchessia, di cui anche “il Duo” è stato recentemente protagonista.
Il “Si” per il Referendum non è uno strumento di aggregazione politica, ma solo una convinta scelta per innescare meccanismi che possano rendere l’Italia e la Calabria più consone ad affrontare le sfide della modernità.
Più volte abbiamo risposto a sollecitazioni ed indiscrezioni giornalistiche, ribadendo che la nostra è una Storia politica di autonomia che ha sempre preteso ed ottenuto la legittimazione dai territori.
Noi non concepiamo e rifuggiamo “investiture dall’alto “ e proprio per questo ci siamo sempre e solo riproposti di dover rappresentare gli interessi dei cittadini.
Vadano a verificare il lavoro svolto dalla Consigliera regionale Flora Sculco in rappresentanza del territorio in tante sedute del Consiglio Regionale, i tanti ordine del giorno proposti e i provvedimenti conseguiti per Crotone e per la Calabria.
Non è autoreferenzialità, è solo la cronaca di questi due anni.
Dobbiamo inevitabilmente concludere che spesso si è presuntuosi anche nello scegliersi gli avversari !
Ci aspettiamo, la città si aspetta, dal “Duo” contributi e proposte di merito ed un atteggiamento costruttivo e non, invece, rivolto ad unitili e tediose polemiche che non dovrebbero appartenergli e che compaiono solo per “l’affidamento” in appalto della loro storia e del loro ruolo Istituzionale di cui ci sarebbe bisogno”.