#CariatiPulita aderisce alla mobilitazione territoriale per l’emergenza sanitaria.
Cariati e i centri collinari circostanti sono particolarmente danneggiati dall’emergenza sanitaria che da anni si vive nella Sibaritide a causa dell’immobilismo e di politiche inadeguate in questo settore fondamentale per la vita delle comunità. Occorre sollecitare con urgenza, ad ogni livello istituzionale e di partecipazione, l’attenzione sulla drammatica situazione sanitaria di questa zona ionica e dei suoi cittadini, sempre più offesi e penalizzati nel sacrosanto diritto alla salute; una situazione che è andata gradualmente peggiorando con la chiusura dell’ospedale “Vittorio Cosentino”, per decenni riferimento di buona sanità pubblica per la vasta utenza della suddetta area e della confinante zona crotonese. Il Punto di Primo Intervento (PPI), istituito nell’ex ospedale di Cariati, opera con grande difficoltà a causa della mancanza di risorse umane e materiali. E si tratta solo di uno dei tanti, gravi effetti delle politiche sanitarie scellerate attuate in Calabria senza tenere conto delle reali esigenze dei territori che la natura dei luoghi e l’incuria degli uomini (vedi situazione della Statale 106), rendono ancora più distanti dai centri sanitari, con grave rischio per la vita delle persone. A farne le spese sono sempre i cittadini più deboli i quali, per curarsi, devono far riferimento all’ospedale spoke di Rossano e Corigliano ormai al collasso, per l’elevata richiesta di prestazioni sanitarie o di emergenza. E tante volte obbligati, per mancanza di posti, a raggiungere ospedali ancora più lontani (magari arrivando, come capita, troppo tardi…), quando non rinunciano del tutto alle cure o vanno ad aumentare i numeri e i costi dell’emigrazione sanitaria. Una realtà locale che si rispecchia pienamente in un grave problema territoriale e in un quadro generale di abbandono e di diritti negati. Per tutto questo, noi di #CariatiPulita aderiamo alla mobilitazione territoriale avviata dal comitato #RossanoPulita, partecipando all’assemblea di oggi 7 dicembre, organizzata presso l’ex delegazione comunale, sempre a Rossano. Per dire no all’immobilismo istituzionale, agli interventi promessi e mai attuati (vedi la mancata apertura della Casa della Salute presso il nostro ospedale, per la quale esiste un finanziamento già decretato della Regione Calabria di oltre 9 milioni di euro) e per chiedere interventi in favore di una sanità pubblica efficiente, in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza a tutti i cittadini, senza creare diseguaglianze con altre zone d’Italia.