Le ditte che gestiscono cantieri dove è in atto movimento terra o sbancamenti sono tenute, dalla legislazione nazionale, a comunicare al Dipartimento provinciale Arpacal territorialmente competente, con un’autocertificazione, tutta una serie di dati che permettano di “tracciare” il movimento dei metri cubi di terra da un punto di estrazione ad uno di nuova destinazione.
Rispettando tale normativa è possibile gestire tali materiali come sottoprodotti di lavorazione e non come rifiuti. Tant’è che la non comunicazione, o comunicazione errata, può costituire il presupposto per una gestione illecita di rifiuti.
Il Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria), attraverso il Servizio tematico Suolo e Rifiuti, diretto dall’Ing. Eugenio Filice, ha pubblicato sul sito web dell’Agenzia (www.arpacal.it) un report sui controlli che, appunto, vengono fatti, dapprima sulla documentazione trasmessa, in provincia di Cosenza.
Terre e rocce da scavo: il report del Dipartimento Arpacal di Cosenza è consultabile QUI