Dopo gli ultimi eventi verificatisi nel corso delle festività natalizie, la dirigenza della Cremissa 1920, attraverso le parole del presidente Golino, intende chiarire la difficile situazione in cui versa il sodalizio di Cirò Marina, al fine di tutelare la propria immagine e quella di quanti hanno lavorato, con sacrificio e dedizione, investendo tempo e denaro in una utopica rinascita del calcio locale, in previsione di scelte drastiche a cui mai ci si augurava di dover ricorrerre. Considerata la crisi di risultati, un organico non pienamente all’altezza e la poca partecipazione verificatasi nel girone di andata, nella sosta di campionato la società aveva deciso di ricompattare il gruppo contattando veterani e qualche calciatore di maggior rilievo per dare al team qualche disperata speranza di salvezza o perlomeno finire in maniera dignitosa la stagione. La conferma ( a parole) da parte dei soggetti interessati, che a parere dello staff tecnico avrebbero potuto garantire più qualità, ha evitato ulteriori interventi sul mercato, ma allo stesso tempo ha segnato l’inizio della fine del gruppo granata. Tutte le aspettative sono state deluse, poiché disertando allenamenti ed impegni presi, tutto quanto promesso si è dimostrato, nei fatti, una presa in giro nei confronti di tifosi e dirigenza. Così, attualmente, la Cremissa si ritrova senza un organico valido per poter affrontare il girone di ritorno, pur avendo tra le sue fila una rosa di ben 22 tesserati. Sicuramente va sottolineata la limitata capacità di manovra economica da parte della società, non in grado di pagare stipendi onerosi o fare colpi di mercato eclatanti, come accade in questa categoria. La manutenzione dell’impianto sportivo, la relativa pulizia sono solo alcuni degli “extra” che quotidianamente bisogna affrontare per andare avanti. Pertanto prima di procedere a giudizi o critiche eccessive, spesso piovute dagli spalti in queste circostanze, da chi poi non contribuisce nemmeno simbolicamente con un euro alla gestione, bisogna fare un excursus della parentesi Golino, che dura da tre anni. Il nuovo progetto di rilancio del calcio ciromarinese inizia tre anni fa, dopo la radiazione dell’allora FC Cremissa. L’ennesima ricostruzione, l’ennesimo sforzo in un momento in cui nessuno sembra più volerne sapere della squadra di calcio. Da allora il ripescaggio in Seconda Categoria, la vittoria del premio ospitalità e una promozione in Prima Categoria sfiorata ai play off, ma raggiunta con l’acquisto del titolo. Nuovo sacrificio per garantire a Cirò Marina una piazza più consona al proprio blasone e per premiare i tanti calciatori che a titolo gratuito avevano contributo ad una meravigliosa stagione 2015/16. Così, ad oggi, se non fosse per questa società e grazie al contributo degli sponsor, non esisterebbe una Prima Categoria, addirittura non esisterebbe nessuna categoria da vedere. Con tali presupposti: contributo economico libero e volontario da parte degli sponsor e contributo in termini di risorse umane da parte dei calciatori, altrettanto libero e volontario, si sono poste le basi per iniziare l’annata 2016/17. Impegni mantenuti solo in parte, considerato l’ammutinamento sportivo della rosa, tecnicamente non condannabile, ma moralmente ingiustificabile. “Condicio sine qua non” la Cremissa 1920 non può più andare avanti. Per questo motivo domenica si scenderà in campo con l’ under 18 valutando se proseguire il campionato con questa formazione e qualche superstite dell’ormai ex gruppo, consegnare la squadra nelle mani dell’Amministrazione Comunale o di chi volesse rilevarne la gestione o addirittura ritirare la compagine dalla competizione. Nel frattempo è doveroso ringraziare tutta quella parte di spogliatoio unita, professionale e leale che si è sempre distinta per professionalità ed attaccamento alla maglia ,così come tutti quelli che con il proprio sostegno operativo ed economico hanno contribuito a questa breve avventura.
Purtroppo anche lo sport soffre la mancanza di organizzazione e le difficoltà che incombono in questo paese. La mia stima va al presidente Golino e a tutti i ragazzi, dirigenti, staff che in questi anni si sono susseguiti per cercare di tenere a galla e in alto il nome della nostra città nello sport.. la nostra cittadina deve assolutamente svegliarsi da quel sonno che la turba da sempre e decidere insieme quale miglior futuro percorrere anche per i nostri figli.. Politici svegliatevi!!