L’incontro, promosso dalla CISL Scuola di Catanzaro Crotone Vibo Valentia e dall’IRSEF-IRFED, è stato molto partecipato dal personale docente delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Crotone che ha apprezzato nonostante le condizioni meteorologiche avverse.
Ha aperto i lavoro Vincenzo Guida, segretario territoriale CISL Scuola Catanzaro Crotone Vibo Valentia, ringraziando i presenti per la partecipazione all’evento formativo. Ha partecipato ai lavori Giuseppina Carbone, Segretaria Generale CISL Scuola Calabria, e Raffaele Vitale segretario generale CISL Scuola Catanzaro Crotone Vibo Valentia.
Insieme a Paola Serafin, Segretaria Nazionale CISL SCUOLA, si è discusso sul tema della valorizzazione delle professionalità e del merito in ambito scolastico cercando di cogliere le opportunità da sfruttare per avviare processi di miglioramento del sistema scolastico. Dopo il primo anno di applicazione della valorizzazione del merito previsto dalla L 107/2015 era necessario parlare delle difficoltà emerse, ma anche delle opportunità di rilancio; si è consapevoli che la valorizzazione non deve essere considerato uno spinoso adempimento per il dirigente scolastico e il comitato di valutazione.
Gli interventi introdotti dalle ultime riforme della PA, prima Brunetta e poi Madia, sul sistema degli incentivi al personale dovrebbero essere funzionali all’individuazione delle “performance” da “premiare”, in realtà stiamo assistendo ad un inasprimendo del sistema delle responsabilità dei dipendenti e, tra questi, e il dirigente.
E’ necessario saper costruire la cultura professionale fondata sulla capacità di riflettere sugli esiti dell’esperienza scolastica quotidiana e saperla ricostruire continuamente nell’attività di progettazione e documentazione. Serve costruire una comunità professionale capace di sapersi confrontarsi in una dimensione di ricerca cooperativa, gestita e coordinata sia sotto il profilo didattico che organizzativo.
Il dirigente scolastico, come avviene in qualunque altro sistema organizzato, ha il compito di tracciare gli elementi valoriali dell’esercizio professionale del singolo docente. Per dirigenti stessi devono sussistere forme di valutazione del loro operato centrate sulla capacità di valorizzare, promuovere, coordinare il personale, piuttosto che sui risultati degli alunni, il tutto nella prospettiva del progressivo incremento della qualità del servizio scolastico.
Si auspica che le molteplici variabili che il Comitato di Valutazione è chiamato a definire siano oggetto di confronto nei luoghi di “partecipazione” e collegialità, ivi comprese le sedi negoziali. Non si tratta di una rivendicazione d’altri tempi, ma è la necessità di fondare la valorizzazione professionale su solide basi di credibilità e consenso.
Abbiamo assistito negli ultimi tempi l’introduzione degli strumenti di premialità nella PA attraverso lo strumento legislativo, evidenziando una marcata sfiducia nei confronti del contratto collettivo. Tutto ciò ha portato a una forte centralizzazione del sistema, mascherata da una presunta autonomia organizzativa e gestionale controllata dall’alto.
L’intesa sui contratti del pubblico impiego firmata il 30 novembre 2016 rappresenta per il personale del pubblico impiego un passo in avanti che va nella direzione della valorizzazione delle professionalità e delle competenze con modalità e criteri disciplinati dal contratto.
L’accordo assume così l’impegno a riequilibrare il rapporto tra legge e contratto, in tutti i comparti, a vantaggio della contrattazione e delle relazioni sindacali, e va nella direzione su cui da mesi si spende buona parte delle iniziative portate avanti dalla CISL SCUOLA, a partire dai tavoli aperti al MIUR.
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