Il 27 Gennaio del 1945 l’esercito sovietico varcava i cancelli di Auschwitz, il più grande dei campi di concentramento costruiti dai nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, aprendo gli occhi a un mondo che non aveva visto, costringendo alla realtà dei fatti tutti coloro che sapevano e avevano taciuto, portando i responsabili materiali del più grande omicidio di massa di sempre dinnanzi al tribunale degli uomini e della Storia, spalancando gli occhi del mondo sulla più grande tragedia dei nostri tempi. Una tragedia che ha portato il mondo a dire “Mai più”. Un mondo che è ancora oggi è costretto a invocare il proprio “Mai più” come una speranza. In questa giornata l’Amministrazione Comunale di Cirò Marina presso il Teatro Alikia della città, ha invitato le scuole di ogni ordine e grado della città, per ricordare, per sottolineare per commemorare le migliaia di ebrei e non solo, uccisi nei modi più atroci e violenti. I relatori hann o illustrato quanto brutale e spietata è stata la Shoah, che ha avuto luogo negli anni trenta e quaranta, in Germania, con gli Ebrei, perseguitati, incarcerati, torturati massacrati e ferocemente trucidati nei campi di sterminio, in nome del falso principio della purezza della razza ariana, che ha purtroppo interessato anche altri popoli e il nostro. Si è sottolineata la necessità del ricordo di quanto è avvenuto in quei terribili anni, come hanno ricordato e detto i rappresentanti istituzionali della città, il vice sindaco, Antonio Gallello, gli assessori Caterina Bossio e Susy Prato.
Presenti alla manifestazione anche alcuni consiglieri, Ambrogia Tangari e Leonardo Gentile, oltre ai rappresentanti il Comando Carabinieri, la Tenenza della Guardia di Finanza di Cirò Marina, la Capitaneria di Porto e padre Lombardo. Nei loro interventi si è colta l’esortazione per tutti a non rinunciare mai alla propria dignità ed umanità e a favorire la cultura dei diritti umani per non ripetere azioni e crimini contro l’umanità stessa. Nell’occasione, particolarmente significativa è stata l’esibizione dei baby della scuola dell’Infanzia paritaria, Baby Kinder Park che ha ripercorso la storia di una giovane vittima, Anna Frank, che ha raccolto la sua esperienza in un diario, iniziato a scrivere all’età di appena 13 anni, mentre, assieme ad altre 17 persone, è costretta a nascondersi per sfuggire ai nazisti. Anna scrisse per due anni, per poi interrompersi nel 1944 quando, scoperto il nascondiglio, la famiglia venne portata dai tedeschi al campo di sterminio di Auschwitz.Solo il padre di Anna sopravvisse e pubblicò il diario della figlia nel 1947. Anche se molti non lo hanno mai letto, moltissimi conoscono almeno la sua storia. ll Diario di Anna Frank, da lei tenuto in forma di lettere a un’amica immaginaria, Kitty, salvato dal saccheggio e pubblicato col titolo Het Achterhuis (“La retrocasa”), divenne presto famoso e fu tradotto in molte lingue (in italiano, 1954); è stato anche adattato per il teatro e il cinema. Ad Amsterdam esiste anche un museo interamente dedicato a questa ragazza.
I baby, hanno quindi, sventolando fazzoletti rossi, a testimoniare il sangue versato e, poi, quelli verdi a lanciare un inno alla speranza, distribuito tante lettere con su impresse alcune delle frasi più significative scritte da Anna Frank. Fra queste ci piace riportarne alcune, lette da mister Luca Grisolia che ha rappresentato il Polo D’Infanzia in assenza della Dirigente Lucia Sacco, per impegni istituzionali: “Non ci è permesso di avere opinioni. Le persone possono dirti di tenere la bocca chiusa, ma non possono impedirti di avere un’opinione. Anche se si è ancora molto giovani, non dovrebbero impedirti di dire quello che pensi. Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo.” La giornata è stata anche commemorata con significative esibizioni dei propri alunni dagli Istituti scolastici “Plesso Wojtyla, Plesso Butera, Plesso Ferrari, Scuola media Don Bosco, Scuola media Casopero, Istituto Gangale”. Questi hanno letto poesie, proiettato video e manifesti, prodotto un tg sul tema, letto testi. Il tutto accompagnato da musiche dirette dal maestro Giuseppe Esposito e dall’Associazione Musicale “A.Vivaldi”, accompagnati dai loro dirigenti e insegnanti, i quali hanno ricevuto i ringraziamenti dovuti.