Il 25 novembre è stato scelto nel 1999 come “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite, che per l’occasione ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi in un incontro femminista latinoamericano e dei Caribi tenuoti a Bogotà nel 1981. Questa data fù scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leonidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Domenicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Da allora, molte volte la legislazione è intervenuta ampliando e modificando le norme giuridiche a protezione delle donne e dei bambini, ma ancora oggi, il fenomeno è tutt’altro che sulla strada della sua risoluzione. Colpa di atteggiamenti culturali e comportamentali che non si riesce ancora a modificare nei suoi aspetti più violenti. Su questa importante tematica si è svolta una tavola rotonda sul tema delle violenze su donne e bambini, organizzata dal Rotary Club Terra degli Enotri di Cirò Marina.
Il tema, introdotto dal presidente, Roberto Falvo, ha avuto il merito di riproporre il grave fenomeno della violenza su donne e bambini al di fuori dei soliti momenti istituzionali e di ricorrenza legati ai classici momenti commemorativi, riproponendo la drammaticità del fenomeno che oggi i social hanno reso ancor di più visibile ponendolo violentemente all’indice dell’opinione pubblica, perché “contrastare la violenza sulle donne è un compito essenziale di ogni società che si proponga la piena tutela dei diritti fondamentali della persona. Intorno all’argomento hanno ampiamente relazionato la responsabile di Albatros Magazine, nonché presidente del Rotary Club Noc. Inf. Apudmontem, Lucia De Cristofaro che ha illustrato il più ampio progetto avviato da molte sezioni Rotariane con l’intento di raccogliere fondi per la costituzione di case famiglia, dove possano trovare accoglienza donne e bambini, vittime di povertà, esclusione, violenza, abuso.
Una tavola rotonda guidata dalla giornalista Giusy Regalino che di volta in volta ha dato la parola ai vari interlocutori, in primis allo stesso sindaco della città Nicodemo Parrilla che ha portato in apertura i saluti suoi e dell’Amministrazione, ringraziando il Rotary per la fattiva iniziativa. E’ stata la volta quindi della psicoterapeuta, Patrizia Barletta dare alcuni cenni tecnico scientifici sulle dinamiche che spesso si celano dietro a certi comportamenti criminosi di uomini verso le donne e della fragilità emotiva che spesso si cela dietro tali atteggiamenti violenti che spesso mettono a nudo una storia di esclusione o di abuso che a loro volta hanno subito gli stessi aggressori. E’ stata quindi il giudice onorario del tribunale di Crotone, Barbara Cerminara che ripercorrendo le tappe del riconoscimento legislativo del fenomeno della violenza sulle donne e di genere, ha altresì messo in risalto la debolezza dello stesso istituto normativo che ancora non mette al riparo donne e bambini da certi comportamenti violenti che il più delle volte avvengono in famiglia e per questo poco denunciati. Proprio sul fenomeno culturale e comportamentale si è soffermata Francesca Gallello, autrice dell’orami famoso libro, Donna Rosa, che traendo spunto da tante storie rese a lei note attraverso il social del momento, facebbok, ha potuto lanciare ancor di più il messaggio della necessità di intervenire sin dall’infanzia sul processo educativo ai sentimenti. Un’educazione sentimentale che deve
necessariamente partire sin dalla prima infanzia e a seguire durante tutto l’arco scolastico sui bambini, ragazzi, giovani, come ha ricordato in un suo intervento al termine, il rotariano Giuseppe Virardi. E’ stata la Dirigente del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park, Lucia Sacco che intervenendo anch’essa ha sottolineato quanto sia necessario educare i baby sin dalla tenera età all’amore, al rispetto, alla tolleranza, riconoscendo nell’altro un amico, un fratello, perché “aiutare anche un solo bambino è sempre una bella storia d’amore” come ha scritto Edmond Kaiser. Una tavola rotonda quindi alla quale và il merito di avere posto al centro dell’attenzione il tema della violenza su donne e bambini, cogliendo l’occasione a, ma anche per operarenche per presentare l’opera prodotta dallo stesso Distretto 2100 del Rotary che ha realizzato il libro “Mai Più” con l’ausilio di autori importanti ed autorevoli. Un’opera corale che gli autori del libro hanno affrontato ponendo l’accento sulla drammaticità del tema su donne e bambini, ma anche per porre riflessioni e spunti di analisi. Un libro quindi, come è scritto nello stesso, per riflettere e allo steso tempo sostenere il progetto per realizzare case famiglia sui territori dei Club Rotary.