L’ex Assessore Comunale (Idm), Francesco Barone: fra poco arriva l’estate, periodo che dovrebbe portare maggiori presenze, ma anche traffico caotico sulle già impercorribili strade dei nostri territori, con questa statale 106 diventa sempre più difficile raggiungere il primo pronto soccorso utile in caso di necessità. A fronte di questa realtà, dopo annunci, dichiarazioni, convegni, ricorsi, nonché convenevoli e romanzate proposte siamo ancora al nulla o quasi.
Il territorio, quindi l’intera collettività è ancora priva di una efficace ed efficiente rete d’emergenza, esponendo tutti a rischi elevatissimi. Vorremmo capire cosa è cambiato di anno in anno dopo i fiumi di parole e passerelle consumate sulla disperazione di tanta gente bisognosa di assistenza e cure.
Nell’assistenza sanitaria d’urgenza in particolare nei territori collinari e montani cosa c’e di nuovo? In positivo niente, stiamo peggiorando, dopo la mancata esecuzione delle sentenze del Consiglio di Stato che avevano disposto la riapertura di alcuni presidi sanitari, rimaste lettere morte, aumentano scetticismo e rassegnazione da parte della generalità dei cittadini e questo è quanto vogliono coloro che lucrano sulla sanità a danno dei malati.
Inoltre il Tar Calabria non ha aderito alle ultime richieste contro il famigerato decreto del commissario Scura, “e la politica?” quella che dovrebbe contare, locale, regionale e nazionale è ferma, ingessata, bloccata ma anche cieca e sorda, non più alle richieste, ma ai silenzi di una utenza delusa e forse anche stremata dai continui raggiri.
L’IdM, nel denunciare questo stato di cose propone una mobilitazione generale per dire “NO” ai tagli, disservizi e indifferenza che offendono e mortificano il nostro diritto alla salute.
Chi ha il potere per disporre anche in ambito governativo, la smetta con annunci, inutili che alimentano l’antipolitica e che non risolvono i problemi della gente.
L’Italia del Meridione sollecita ancora che vengano disposte nell’immediato nuove postazioni di pronto soccorso mobile, di ambulanze medicalizzate 118, specie nelle zone dove maggiori e l’afflusso turistico e dove maggiore sono le carenze infrastrutturali e di pretendere il risarcimento per il danno che decisioni imperate e strumentali possono recare.
SCURA, URBANI e il Ministero della Sanità non hanno il potere di decidere chi deve avere un servizio o deve essere curato e chi no.
E’ giunto il tempo che la Calabria sia governata dai Calabresi
Premetto che non simpatizzo per cinquestelle ma quando ci vò ci vò……………..Secondo la parlamentare,pentastellata :“la riferita, ennesima soppressione conferma che il governatore Mario Oliverio mente in modo seriale in tema di diritto alla salute, perché toccava a lui battere i pugni per modificare gli specifici accordi col governo, accettati alla cieca dai predecessori Agazio Loiero e Giuseppe Scopelliti”.
Il deputato ribadisce che “proprio Oliverio doveva insistere, presso il governo, per mantenere le quattro postazioni di elisoccorso. Rammento, infatti, che i programmi operativi, come ha ricordato Scura, ne avevano già stabilito la riduzione a tre. Il dg Riccardo Fatarella e il consulente Franco Pacenza non avevano avvertito lo spaesato governatore?”.