Lo scorso 18 marzo, su proposta del Presidente del consiglio Nicodemo Bruno, membro dell’assemblea Nazionale di Sinistra Italiana, il Comune di Crucoli si è espresso contrario all’ampliamento della discarica di Scala Coeli. L’impegno del compagno Bruno e di Sinistra Italiana Crotone nella vicenda “discarica di Scala Coeli” è arrivato dal territorio al governo centrale dove il 12 aprile u.s. è stata presentata alla Camera un’interrogazione parlamentare sull’ampliamento della stessa che vede come prima firmataria l’On. Celeste Costantino, co-firmatario l’On. Nicola Fratoianni del gruppo di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà-Possibile. L’interrogazione è rivolta al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Scala Coeli conta 1.111 abitanti, produce una scarsissima porzione di rifiuti (293 chilogrammi per abitante all’anno) non produce rifiuti speciali ma, nonostante la già imponente superficie di 60.000 metri quadri, con capienza fino a 250 tonnellate al giorno di rifiuti, l’amministrazione comunale ha dato l’assenso alla richiesta di ampliamento della discarica da parte della privata Bieco s.r.l. in una zona protetta dal marchio DOP Bruzio immersa in vigneti e terreni coltivati con agricoltura biologica, una zona, inoltre, dove persiste l’allevamento dei bovini di razza podolica, ormai sempre più rari. Ci si chiede come mai Crucoli, comune che ne risulterebbe maggiormente danneggiato vista la vicinanza al centro abitato e la continua ed intensa circolazione di mezzi carichi di rifiuti ed autocisterne cariche di percolato con conseguente aumento dei volumi di traffico sulla SS 106, già di per se pericolosissima, e che subirebbe un forte impatto negativo sul piano della sicurezza e della vivibilità risulta, a quanto consta, non esser stato ancora convocato per il tavolo dell’analisi del progetto. L’accesso alla discarica è costituita essenzialmente da un’unica via la SP 6 che attraversa il territorio del comune di Crucoli e che con ordinanza della Provincia di Crotone risulta essere chiusa completamente al traffico a causa di vincolo idrogeologico e frane. Pare dunque insensato l’ampliamento di una discarica in una zona ad alto rischio di impatto ambientale, senza una vera necessità rispetto allo smaltimento dei rifiuti della zona, e dopo l’approvazione da parte della regione Calabria, nel dicembre del 2016, del piano rifiuti, il quale prevede l’obiettivo di discariche zero entro il 2020. La discarica non solo si trova nella zona a vocazione agricola e biologica sopra citata, ma anche a pochissima distanza dai torrenti affluenti del fiume Nicà il cui letto separa le due provincie: Crotone e Cosenza.
Non sappiamo di quali elementi dispongano i Ministri e se intendano promuovere ogni iniziativa di competenza, in considerazione delle particolari caratteristiche dell’area ma anche per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
E’ quanto afferma, Nicodemo Bruno, Componente Assemblea Nazionale SI Presidente del Consiglio Comune di Crucoli.