La volontà di programmare interventi, se pur a lungo termine, che possano ridimensionare alcuni problemi atavici del nostro Comune, che nella grave situazione di dissesto finanziario in cui si trova (ricordiamo che è il secondo consecutivo) è costretta a fare salti pindarici per recuperare risorse e nello steso tempo dare risposte alle esigenze, almeno quelle primarie, dei cittadini, ha fatto sì che la stessa si determinasse e affidasse alla società Metanfer 1 Soc. Coop., la mappatura geo referenziata della rete idrica della città. Un’emergenza che da sempre, anche per la difficoltà dell’Ente di recuperare i tributi relativi, per allacci impropri, non dichiarati e quindi lotta all’evasione, ha prodotto danni economici rilevanti oltre alla perdita di milioni di litri d’acqua all’anno, dovuti a rotture ecc. Un lavoro della società che venerdì è stato presentato alla stampa, presente il consigliere Antonio Pace unitamente all’ingegnere Mario Castiglione per la società Metanfer 1 Soc. Coop., che ha guidato l’intero iter di analisi, studio e per ciò che è stato possibile, interventi di riparazione di alcuni punti nevralgici della condotta che per Cirò Marina afferiscono principalmente a tre direttrici, quella di Via Tirone, Via Togliatti e Via Roma. Tre sono stati i punti più critici rilevati, quello di Via Libertà, Scalaretto e Ceramidio, dove è stata rilevata la maggior parte di acqua andata persa. Infatti, ha detto l’ingegnere Castiglione, si è passati da un consumo di 2 milioni di litri d’acqua all’anno a oltre tre milioni attuali, dei quali circa un milione andati persi per vetustà della rete e punti di rottura. Con questo studio che è stato consegnato su supporto mediale, oggi l’ente è in possesso di una mappatura completa della rete e quindi gli interventi potranno essere più precisi e puntuali. Uno studio e questi primi interventi, come ha dettagliatamente spiegato l’ingegnere Castiglione che ridurranno le perdite che oggi sono dell’ordine di 30 litri al secondo per oltre un milione all’anno, che permetteranno all’Ente di risparmiare inizialmente oltre centomila euro e, dopo una messa regime di tutti gli interventi, potranno produrre un risparmi di oltre 400 mila euro all’anno, i quali, questa è l’intenzione “politica” dell’Amministrazione, saranno reinvestiti nell’efficientamento della stessa rete. Un occhio quindi alla questione strutturale intervenendo sulla riduzione delle perdite con un controllo sistematico delle valvole e della rete idrica e uno a quello economico favorendo l’emersione dei mancati allacci e quindi maggiori entrate. Un lavoro che certamente non potrà essere risolto nel breve termine ma che monitorato costantemente nell’arco di cinque dieci anni potrebbe vedere notevolmente ridotto il gap. Ritornando sul lavoro svolto, ci viene riferito che sono stati rilevati 73,5 km di rete, escluse le condotte Sorical, ispezionati 794 pozzetti e rilevati 44 punti di perdita. Non tutto è stato riparato, soltanto le principali, ma già questi primi interventi, faranno recuperare circa 10 litri di acqua al secondo, con un risparmio di centodieci mila euro annui.
dato che un metro cubo equivale a mille litri; un milione di metri cubi equivale a un miliardo di litri di acqua persi…un colabrodo
1) qualcuno li dovra’ pagare? sì, chi ha onestamente il contatore; mazziato 2 volte…per chi non paga e per le perdite!
2) notate i tempi lunghi per venirne a capo(5-10 anni)e nel frattempo si continua a perdere 30 litri al secondo…
3) rammentiamolo quando d’estate l’acqua non c’e’ o viene razionata…
Il quantitativo d’acqua che si perde è veramente mostruoso. Tutto questo non fa certo inorridire chi ne fa un uso smodato ( perchè evidentemente non ha neanche un contatore). Di sicuro fa inorridire chi l’acqua la paga, da anni, ad un prezzo spropositato ed è costretto anche a subire i disservizi che, puntualmente, si verificano ai primi caldi. Non posso che nutrire la massima fiducia nel lavoro dell’ing. Castiglione, cui mi permetto di rivolgere , da cittadino attento a tali problematiche, di intensificare la lotta agli abusi e, contestualmente, verificare tutte quelle situazioni che fanno parte della quotidianità, dove vi è uno spreco visibile dell’acqua. Mi riferisco in particolar modo a due fontanelle site nella pineta che erogano liquido in continuazione perchè dotate di rubinetti obsoleti o manomessi. E’ solo un esempio, ma di sicuro contribuisce, nel suo piccolo, alle enormi perdite già evidenziate. Grazie dell’attenzione.
Per dovere di correttezza, ringraziando il giornalista Dott Grisolia, per il lavoro di comunicazione svolto, tengo a precisare che quanto riportato nell’articolo inerente il volume di perdite presenti sul territorio ciromarinese, le perdite non sono milioni di litri di acqua all’anno, ma milioni di metri cubi di acqua all’anno.
Ringraziandovi cordialmente
Grazie per la precisazione, magari fossero stati litri. In un metro cubo ci sono 1000 decimetri cubi vuol dire che ci stanno 1000 litri d’acqua….. Giusto per rendere meglio l’idea di cosa parliamo.