Caruso:” non ci sono più scuse per attivare l’Enoteca Regionale nel Castello”, rivolgendosi al presidente regionale, Mario Oliverio, nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Dunque grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Caruso, squadra uscente e che vede alle prossime competizioni amministrative dell’11 giugno, la sua continuazione nella persona dell’attuale vice sindaco, Francesco Paletta, come per dire squadra vincente non si cambia. Sono anni che tutte le amministrazioni hanno provato ad inserire il castello poiché in mano a privati, al patrimonio comunale, ma dopo un lungo e faticoso iter questa amministrazione comunale- ha detto Caruso- è riuscita là dove altri hanno fallito, ridando ai cirotani quel vanto di appartenenza grazie ai proprietari del castello: Mario Pignataro, Giglio Tucci Pier Francesco, Michele Colucci a cui sono andati i ringraziamenti dell’amministrazione, i quali hanno collaborato ha detto il sindaco- affinchè Cirò avesse a disposizione il suo castello. Il valore del castello ha precisato il primo cittadino- è stato ottenuto da una perizia fatta dalla Soprintendenza ai beni culturali regionale nella quantità di 542.545 euro, e siccome nel 2006 a seguito di un’ordinanza di incolumità pubblica dell’allora sindaco Carlo Colucci, per lo stato di abbandono in cui versava il castello, erano stati spesi 260 mila euro per opere di sicurezza, tale spesa è stata suddivisa ai tre proprietari, pertanto –riferiva Caruso- il castello è stato acquisito conferendo a ciascun proprietario una somma in base ai metri quadri di appartenenza, per Pignataro 90 mila euro, per gli altri due proprietari Giglio-Tucci e Colucci 95.000.Queste somme –specifica Caruso sono state vincolate nel bilancio e provengono dalle Royalti 2013-14. Inoltre
questa amministrazione riferisce ancora Caruso- ha già provveduto ad acquisire un progetto di restauro per il castello, secondo cui occorrerebbe 10 milioni di euro, ma se il progetto lo fa direttamente la sovrintendenza regionale ne occorrerebbero solo 6 di milioni. Si tratta di recuperare l’antico maniero già acquisito come monumento nazionale nel 1983 per adibirlo ad Enoteca regionale, cittadella delle scienze dedicato a Luigi Lilio, Planetario, sala convegni. Mi rivolgo ora al presidente regionale Mario Oliverio- ha detto Mario Caruso-non ci sono più scuse per attivare l’Enoteca Regionale nel Castello, per questo –prosegue-la Regione Calabria deve investire le sue risorse a Cirò. Per quanto riguarda l’altro punto all’ordine del giorno su -Approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2016- ha esposto la situazione Natalino Figoli dell’ufficio finanziario secondo il quale il comune ha rispettato il pareggio di bilancio, il cui parere favorevole è stato rendicontato anche dal revisore Eugenio Marino. “Chiudiamo un consuntivo equilibrato” ha detto il sindaco e che la positività del nostro ente chiude con un attivo di 196.667 mila euro, ed una situazione tributaria in attivo del 70%. Abbiamo mantenuto una trasparenza di amministrazione -ha detto ancora Caruso- che ha fatto di Cirò un paese moderno e legale, chiediamo ai posteri- prosegue- di non esagerare con la spesa pubblica, e che ci siano sempre equilibri di bilanci. Comunque sia questa amministrazione resterà nella storia per le molteplici opere realizzate , soprattutto per l’acquisto del Castello.