L’amministrazione comunale, impegnata sul fronte del decoro urbano, come primo intervento ha deciso di abbattere le piante di cactus e di yucca che erano state inserite dalla nostra associazione senza nemmeno interpellarci. Ovviamente non pretendiamo che ci si interpelli ma riteniamo che il buon senso debba sempre prevalere.
Consideriamo questo gesto arrogante e lesivo degli interessi di tutta la Città e offensivo verso tutti i soci dell’associazione che si sono prodigati, anche nei giorni festivi, per riposizionare le piante donate dal signor Vitetti Antonio e dal signor Belcastro Simone, che continuiamo a ringraziare.
Tra l’altro la pianta di cactus euphorbia, che ha un valore economico non indifferente, per essere piantata ha richiesto uno sforzo notevole, tant’è che è stato necessario l’intervento di una gru offerta gratuitamente dalla ditta di Mauro Franco di Ciro’ Marina. Quindi un intervento riuscito grazie alla sinergia tra associazione, cittadini e operatori economici, purtroppo vanificato da un gesto sconsiderato ed inopportuno.
Perché accanirsi contro queste piante, quando ce ne sono tante in giro secche da diverso tempo che andrebbero eliminate. In realtà hanno voluto abbattere le piante per attaccare noi dell’associazione, come se tutto cio’ che facciamo lo facessimo per i nostri fini, il tutto per un becero capriccio politico. Di questo ne siamo certi.
Non c’è un solo intervento che abbiamo fatto che abbia un fine personale. Ora pretendiamo spiegazioni e soprattutto chiarimenti da chi è partita questa geniale decisione. Avevamo messo da parte vecchie diatribe per continuare a fare il bene di questa Città, volendo collaborare con la nuova amministrazione. Purtroppo dopo i falsi propositi ci troviamo di fronte ad una realtà inverosimile fatta di veti e di diffide che fino ad ora hanno provocato solo diatribe sterili. Mentre le piante che abbiamo a disposizione per riposizionare nelle aiuole rimangono in attesa di trovare dimora e i progetti di riqualificazione urbana gratuiti, che abbiamo già pronti, rimangono bloccati.
In un Paese in dissesto finanziario come il nostro rifiutare interventi gratuiti offerti dalla nostra Associazione, come quello per lo spartitraffico di via Torrenova, esce fuori da ogni logica razionale e di tutela dell’interesse della collettività.