Marcatori: Tonev 71°
Pescara (4-3-3): Fiorillo, Zampano, Fornasier, Bovo, Biraghi (Cerri), Verre, Brugman, Memushaj (Coulibalj), Benali, Bahebeck (Mulic), Caprari. All. Zeman
Crotone (4-4-2): Cordaz, Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella, Rohden (Acosty), Capezzi, Barberis, Nalini (Sampirisi), Simy (Tonev), Trotta.
All. Nicola
Arbitro: Carmine Russo di Nola
Coll. Ciro Carbone – Stefano Liberti
Quarto giudice: Valerio Pegorin di Latina
Add.1 Marco Guida – Add.2 Eugenio Abbattista
Ammoniti: Caprari, Capezzi, Brigman, Tonev
Espulso: Benali
Angoli: 7 a 3 per il Crotone
Recupero: 1 e 4 minuti
“Il nostro compito è conquistare più punti possibili fino al termine della stagione, dopo tireremo le somme per sapere in quale posto si è piazzato il Crotone”. Così mister Nicola al termine dell’incontro. Sesto risultato utile consecutivo (tre vittorie, due pareggi) ottenuti dai pitagorici sul terreno dell’Adriatico Cornacchia a dispetto di quanti avevano frettolosamente decretato il De Profundis con largo anticipo. La vittoria (3-1) dell’Empoli sul Bologna e quella del Genoa (1-0) sull’Inter non hanno smorzato gli entusiasmi dei quasi quattrocento tifosi pitagorici arrivati a Pescara per sostenere la loro squadra. Le prestazioni del Crotone in questo finale di campionato tengono ancora aperta la porta della salvezza. Domenica arriva l’Udinese all’Ezio Scida, mentre il Genoa va a Palermo e l’Empoli a Cagliari. A tal proposito sarebbe bene che la Lega calcio mettesse sotto la lente d’ingrandimento certi risultati finali. Con troppa facilità si concedono rigori sul finire dell’incontro e facilmente si sbaglia il rigore che potrebbe cambiare il risultato finale dell’incontro, vedi Genoa – Inter. Tornando alla penultima trasferta dell’Adriatico (l’ultima sarà contro la Juventus) il Pescara nel corso dei 95 minuti non ha mai dato la sensazione della squadra già retrocessa, gli abruzzesi hanno lottato su ogni pallone mettendo spesso in difficoltà gli avversari. Mister Nicola prevedendo una simile partita ha preferito inserire il centrocampista Barberis e l’attaccante Simy al posto degli squalificati Crisetig e Falcinelli confermando i nove/undicesimi della passata giornata. Le novità nell’undici iniziale del Pescara hanno riguardato Verre, Biraghi, Bahereck, Brugman in sostituzione di Muntari, Milicevic, Coulibaly, Cerri. Trio d’attacco formato da Benali a destra, Bahebeck centrale, Caprari a sinistra sorretti da Verre, Brugman, Memushaj. Primo tempo al piccolo trotto con il Crotone che ha tenuto di più il boccino delle giocate. Nessun intervento particolare da parte dei due portieri. Il tiro in porta è stato l’assente nobile della prima parte della partita. In due sole occasioni le rispettive difese avrebbero potuto pagare dazio: al decimo minuto su tiro di Trotta, ed al trentasettesimo quando Ferrari ha respinto sulla linea il pallone calciato da Bahebeck. In mezzo a queste due giocate ordinaria amministrazione da ambo le parti. Il pareggio non può bastare al Crotone e la ripresa è tutta marca pitagorica dopo le sostituzioni di Rohden per Acosty e di Simy per Tonev. Ed è proprio quest’ultimo che da posizione impossibile mette dentro il pallone del vantaggio tra l’entusiasmo dei suoi compagni e di tutta la panchina. Primo gol stagionale del pitagorico. L’ultimo cambio effettuato da Nicola ha riguardato Sampirisi per Nalini. A questo punto e dopo il vantaggio, al Crotone non rimane che controllare la partita fino al termine. Così è stato e le prossime ultime tre gare saranno un vero “inferno” per decidere la terza retrocessione. Il Crotone ospita l’Udinese, l’Empoli in trasferta a Cagliari, il Genoa a Palermo. Tre incontri che potrebbero far saltare i nervi a qualche allenatore e giocatore.