Quattro fredde bare, quattro simboli di questa inumana catena di morti. Sono giunte a Cirò Marina, accolte dall’amministrazione Comunale guidata dal vice sindaco Antonio Gallella e da alcune associazioni particolarmente sensibili al tema dell’immigrazione, che sta trasformando il mare mediterraneo in un’unica tomba per migliaia di bambini, giovani, adulti che hanno inseguito invano il sogno di una futuro migliore. Colpa delle politiche sull’immigrazione, colpa della criminalità organizzata, colpa dell’insensibilità degli uomini, ma che resterà nella coscienza collettiva come una macchia indelebile. Le quattro bare, due di giovani donne diciottenni e due con maschi di diciotto e ventidue anni, sulle loro bare solo dei simboli, solo dei numeri, sono giunte intorno alle ore 14,00 presso il cimitero Comunale che ha risposto positivamente alla richiesta della Prefettura di Crotone, offrendo quattro loculi, dove, martedì mattina saranno messe a giacere. Una preghiera comune officiata da Don Gianni Filippelli dedicata a questi sfortunati immigrati dei quali, forse non conosceremo mai il nome, ma solo dei numeri, tante tristi e amare riflessioni sul come e perché tanto dolore. Resteranno per tutti i presenti, quattro fredde bare che hanno chiuso definitivamente, i loro grandi sogni di libertà e vita.