L’esperto ornitologo, Mario Pucci, lo ha inanellato nella stazione di inanellamento a scopo scientifico presente nella medesima area. Ma con una virata verso ovest di migliaia di chilometri si è spinto fin sulle coste della Calabria. Si tratta di un evento rarissimo: in tutto gli avvistamenti in Italia negli ultimi anni sono 5 ritenute valide (post. 1950) ancora più raro è il fatto che l’uccellino sia stato inanellato in Calabria che viene considerato “A1” (primo avvistamento per la Calabria).
L’areale riproduttivo si estende quasi completamente tra le zone temperate e boreali del Paleartico orientale, dalla Kamciatka e da Sakhalin attraverso gran parte della Cina e della Siberia ad Ovest fino all’Ob e all’Himalaya orientale fino acirca 5000 m di quota.

Frequentando soprattutto gli ambienti densamente coperti da cespugli ed alte erbe. Ha un sistema di accoppiamento almeno in parte poliginico (con fino a 5 femmine per maschio). Nido costituito da una coppa subsferica di materiale vegetale, posizionato a terra o a poca altezza dal suolo. Specie migratrice, notturna e su lunga distanza o solamente altitudinale (popolazioni Himalayane), con areale di svernamento situato nelle zone tropicali e sud-tropicali dell’Asia sud-orientale, tra Cina meridionale, Indocina, Nepal ed India nord-orientale. Pesa meno di sette grammi. Cibo raccolto soprattutto direttamente dalla vegetazione. Alimentazione basato soprattutto su insetti (Coleotteri, Lepidotteri, ecc.), Le altre specie rare inanellate a Punta Alice sono: Bigia di ruppell (Sylvia rueppelli), Pispola gola rossa (Anthus cervinus), Gufo di palude (Asio flammeus). Solo tutelando l’area e inserendola in una delle varie sigle di protezione SIC, ZPS, IBA, potremo ancora godere di una natura incontaminata.
Complimenti a Mario Pucci. In Calabria finalmente anche in questa materia si muove qualcosa di positivo dopo decenni di silenzi. Sto leggendo negli ultimi anni delle fantastiche scoperte della stazione di inanellamento di Cirò Marina e anche per la verità di quanto avviene sulla Sila ad opera di un altro grande studioso e appassionato qual’è Gianluca Congi. In Calabria se avessimo più persone appunto come Mario o Gianluca saremmo certamente più ricchi, quanto meno di belle notizie poiché la natura è l’essenza stessa della nostra vita. Complimenti e buon lavoro a questa importante realtà del nostro crotonese.
Un grazie di cuore a Mario Pucci ed a tutti quelli che, come lui, si occupano del bene comune.
Appoggio inoltre l’idea di tutelare l’area con l’istituzione di una zona protetta ed invito Mario – e comunque i rappresentanti locali delle varie associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Lipu, WWF, ecc. ecc. – a farsi promotori di una raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa. Solo così riusciremo – forse – a proteggere un’area che, diversamente, finirà, prima o poi, per essere urbanizzata (come se di case a Cirò Marina non ne avessimo già in abbondanza).
Grazie ancora e … buon lavoro!
Un encomio solenne a Mario che con la sua passione si batte contro l’ignoranza ed il menefreghismo.