Crotone 0
Marcatori: Lukaku 55°, Immobile 77°, Lulic 85°, Felipe Anderson 87°
Lazio (3-5-2): Strakosha, Patric, De Vrij, Wallace, Marusic, Parolo, Murgia (Lulic), Lukaku, Milinkovic-Savic (Leiwa), Luis Alberto (Felipe Anderson), Immobile. All. Simone Inzaghi
Crotone(4-3-3): Cordaz, Sampirisi (Faraoni), Ajeti, Ceccherini, Martella, Barberis, Mandragora, Rohden, Trotta, Budimir (Trotta), Stoian (Tonev). All. Benny Carboni (Walter Zenga squalificato).
Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo
Ass. Gianluca Vuoto (Livorno) – Giacomo Paganessi (Bergamo)
Quarto giudice: Eugenio Abbattista di Molfetta
Var: Luca Banti (Livorno) – Avar: Lorenzo Illuzzi (Molfetta)
Ammoniti: Miliankovic-Savic, Ajeti, Budimir
Angoli: 11 a 2 per la Lazio
Recupero: 2 e 2 minuti
Non ce l’ha fatta il Crotone ad uscire indenne dall’Olimpico dopo aver affrontato la Lazio di mister Inzaghi. La gioia dei tifosi pitagorici presenti sulle gradinate è durata soltanto quarantacinque minuti più due di recupero. Quanto fatto dagli uomini di mister Zenga (in tribuna perché squalificato) nella prima parte della gara, faceva intravedere la possibilità di una diversa condotta di gara nella ripresa diversamente da come è terminata. Il risultato positivo dei pitagorici, qualora lo avessero conquistato, sarebbe stato il più bel regalo di Natale ai propri tifosi, invece è stata accumulata da tutta la tifoseria l’amarezza di un altro risultato negativo che fa scivolare il Crotone tra le squadre candidate alla retrocessione. La Lazio ha invece interrotto la striscia dei due risultati negativi casalinghi con la goliada messa a segno nella ripresa. È stato un Crotone, come dicevamo, per nulla timoroso inizialmente con gli stessi undici che hanno sconfitto il Chievo la precedente giornata sul terreno dell’Ezio Scida, schierati ancora con il modulo 4-3-3. Trotta e Stoian a scendere sulla linea mediana per rafforzare il reparto in fase di ripiegamento. Tra i locali presente l’attaccante Immobile dopo aver scontato la giornata di squalfica. Il turnover voluto da Inzaghi ha riguardato anche l’ingresso di Patric, Wallace, Murgia, Lukaku. Immobile punta avanzata sostenuto da Luis Alberto a destra, Milinkovic-Savic a sinistra, quartetto di centrocampo con Marusic a destra, Parolo e Murgia centrali, Lukaku a destra, trio difensivo con Patric a destra, De Vrij centrale, Wallace a sinistra. Lazio per nulla aggressiva inizialmente per merito dei pitagorici che hanno controllato bene il gioco a centrocampo degli avversari. Mandragora, Barberis e Rohden hanno reso innoque le giocate di Parolo (molte proteste e poco gioco), Murgia, Lukaku. L’attaccante Immobile nella prima parte dell’incontro si è fatto notare più come cascatore che come attaccante. Non sono mancate da parte dei pitagorici diverse giocate offensive di Trotta, Stoian, Budimir, che se ben sfruttate avrebbe potuto avere altra soluzione. Un Crotone che ha chiuso il primo tempo meritando il risultato di parità. Ancora un Crotone ben organizzato ad inizio ripresa. Un errato disimpegno sulla fascia sinistra al cinquantacinquesimo minuto da parte di Martella e Rohden consente a Immobile di scendere lungo la fascia ed in prossimità dell’area piccola porge il pallone a Lukaku che, indisturbato, lo mette dentro. Non si scompone il Crotone che poteva riagguantare il pareggio al minuto cinquantasette se Budimir fosse stato più veloce ad agganciare il pallone in area di rigore avversaria. Fuori lo stanco Stoian per fare posto a Tonev ed al minuto sessantaquattro Martella manda a lato il pallone del possibile pareggio. Crotone inesistente dopo queste due possibilità si è arreso alla superiorità dell’avversario che, grazie ad una difesa pitagorica inesistente, ha dilagato in fase offensiva con altre tre marcature. È stato comunque un Crotone che merita l’onore delle armi per ciò che ha fatto nel primo tempo. Il calciomercato è prossimo all’apertura e, stando a quanto è dato sapere, la società sembra intenzionata a rafforzare l’organico a disposizione del tecnico Zenga. Il centrocampo alla distanza non ha retto lo scontro con gli avversari, la difesa troppo fragile, attacco inconcludente.