“Voglio essere libero”. L’appello lanciato su facebook, ha trovato pronti solo pochi liberi cittadini che unanimemente hanno lanciato questo slogan. L’incontro è stato promosso in modo informale al fine di cercare di dare una risposta civile e partecipata alla grave situazione che l’operazione ”Stige” ha determinato nella comunità locale e nell’intera provincia. “Un silenzio assordante” è stato detto, misto a paura per gli sviluppi che l’operazione condotta dal Procuratore Gratteri ha determinato. Un’operazione che ha messo sotto i riflettori in maniera inequivocabile l’intreccio fra politica e ndrangheta che da più di dieci anni ha condizionato la vita socio economica della città e dell’intera provincia. Proprio per cercare di dare una risposta civile a seguito degli avvenimenti determinatesi dopo il 9 gennaio scorso, si sono ritrovati, come dicevamo, un gruppo di liberi cittadini che senza nascondersi dietro un dito hanno unanimemente preso coscienza di quanto avvenuto e, senza volere sostituirsi alla magistratura e alle forze dell’ordine, ha lanciato l’idea di costituire un comitato con lo slogan, appunto “Voglio essere libero”. Liberi da condizionamenti mafiosi, liberi di intraprendere, liberi di entrare nella casa Comunale e trovare servizi e assistenza e non clientele e favoritismi, liberi di poter votare per gente disposta a lavorare per la città e non per la criminalità. Un comitato che se sarà costituito vorrà lanciare un appello a tutta la cittadinanza per poter dare impulso a una nuova stagione di partecipazione che potrà realizzarsi solo con l’impegno civile appassionato e libero degli stessi cittadini, i quali però, dovranno anch’essi per primi impegnarsi favorendo i processi di legalità che passano necessariamente attraverso il rispetto delle regole, delle norme, della legge. Un comitato che intende relazionarsi sin da subito con la parte sana della città, che è la maggioranza, per evitare che la confusione e lo smarrimento possano bloccare e fare morire definitivamente la speranza, soprattutto per il futuro dei giovani, dei figli, degli anziani, dell’intera comunità. I presenti hanno espresso e confidano molto nella presenza del Commissario Prefettizio, Gualtieri, che unitamente agli altri commissari nominati possa fare chiarezza e finalmente mettere in ordine la gestione dell’Ente, perché attraverso il rispetto delle normative, la corretta applicazione delle regole burocratiche, il corretto comportamento anche dei cittadini, forse, si potrà riprendere la strada della vera libertà socio economica e politica.
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