”Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale: “1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro.
”A scrivere è il giovane cavaliere 18enne cirotano Vincenzo De Leo, con la collaborazione della sua ragazza, rilascia alcune informazioni e consigli sul mondo del Cavallo.
Purtroppo al giorno d’oggi, sono molti gli eventi che stanno accadendo nel nostro territorio, si parla di maltrattamenti,in questo caso di maltrattamenti di cavalli. Il cavallo è un mammifero di medio-grossa taglia, i cavalli come tutti gli altri animali a 4 zampe vengono definiti da molti ”Animali a cui manca soltanto la parola” ed è propio cosi, il cavallo è un animale molto sensibile e sopratutto molto fedele al propio amico. Purtroppo quando il cavallo non viene capito, l’uomo agisce in modo errato ”Maltrattandolo”. Ma per maltrattamento non si intende solo il modo in cui il cavallo non viene capito, ma anche le condizioni di salute del cavallo e sopratutto le condizioni in cui vive il mammifero. Tutto questo viene definito ”BENESSERE DEL CAVALLO”. Il concetto di benessere, come abbiamo già detto, si realizza in concreto attraverso una serie di fattori che incidono sulla tenuta e sulla gestione dell’animale, come l’ambiente in cui vive, il regime alimentare a cui è sottoposto ed ai ritmi sostenuti nel corso della giornata, fattori che, se trascurati potrebbero influire in maniera negativa sulla salute psico-fisica dell’animale.
– Continua Vincenzo.- Un cavallo è un impegno a tempo pieno. Mantenerli può costare dai 300 ai 400 euro mensili e la loro aspettativa di vita può arrivare a più di 30 anni. Un cavallo è un grande animale da compagnia, e deve alloggiare in un ambiente caldo e sopratutto al coperto dagli sbalzi di tempeatura.
Ecco alcuni compiti per far si che questo benessere del cavallo avvenga:
1-Offrire al propio cavallo del cibo adeguato 2-Dare al cavallo acqua fresca e pulita ogni giorno 3-Spazzolarlo 4-Impostare al cavallo diversi esercizi giornalieri 5-Controllare le zampe e gli zoccoli perchè spesso posso influire sul benessere del cavallo.
Un altra cosa che influisce sul benessere del cavallo è il pareggio e la ferratura. Queste sono le due pratiche di gestione tradizionale dello zoccolo del cavallo, svolte dal maniscalco ad intervalli regolari per riprodurre artificialmente il naturale consumo e indurimento delle strutture dello zoccolo, che nel cavallo selvaggio o nel cavallo in libertà è assicurato dal contatto diretto e continuo fra zoccolo e suolo senza che si verifichi una eccessiva usura o eccessiva crescita. Una larga maggioranza dei cavalli da sella e da tiro viene ferrata al momento dell’inizio dell’attività, sulla base di un punto di vista comune basato su argomentazioni ampiamente condivise; è proprio in base a tali argomentazioni che la ferratura viene definita “un male necessario”.
Recentemente, sta emergendo un punto di vista alternativo, ancora minoritario, che sostiene che la ferratura è “un male non necessario”. Ma al giorno d’oggi, si sta evolvendo l’utilizzo del cavallo scalzo (in inglese barefoot horse) è una pratica che si sta recentemente diffondendo grazie al Barefoot movement (Movimento per il cavallo scalzo) basato soprattutto sulle osservazioni e sulle esperienze pratiche di Jaime Jackson. Tale movimento si propone di riportare il cavallo alle condizioni originali, eliminando la pratica della ferratura. Secondo le opnioni di De Leo, il Barefoot è sconsigliato, perchè usando questo metodo al cavallo viene danneggiato l’interno e l’esterno dello zoccolo provocando dolori, mentre usando la ferratura (a caldo/a freddo) al cavallo non viene danneggiato nulla, anzi e un metodo dove si favorisce il benessere del cavallo.
COMPLIMENTI A VINCENZO QUESTE PAROLE DETTE DA UN GIOVANE TI FANNO ONORE, CONTINUA.