Certo, la ricerca è limitata solo al territorio britannico, ma l’indagine di Kantar TNS ha comunque del “miracoloso”: per la prima volta si è infatti registrato un piccolo calo nella fruizione degli smartphone tra i 16-24enni, una delle popolazioni maggiormente addicted nei confronti di questo dispositivo mobile. Di contro, cresce il tempo impiegato sui cellulari da parte dei pensionati, il cui numero di ore aumenta rispetto allo scorso anno.
Stando all’analisi, le persone di età compresa tra i 16 ei 24 anni trascorrono in media 3,8 ore al giorno sui loro telefoni, secondo Kantar TNS, con un piccolo calo rispetto alla media dell’anno precedente, di 3,9 ore al giorno. Il 34 percento dei giovani crede inoltre che, effettivamente, si passi pur sempre troppo tempo con i propri dispositivi mobili, e afferma altresì di volerlo ridurre nel prossimo futuro.
Ad ogni modo, nonostante tale arretramento, questo gruppo trascorre molto più tempo sugli schermi degli smartphone rispetto a qualsiasi altro, con una media di utilizzo di tutte le generazioni che è pari a 2,4 ore al giorno, ben 1,4 ore in meno rispetto alla parte giovane del campione. Come anticipavamo, l’uso di smartphone tra i pensionati è nel frattempo aumentato significativamente nell’ultimo anno, passando da una media di 36 minuti al giorno a 54 minuti al giorno.
“È troppo tardi per rimettere il genio nella bottiglia, i telefoni sono troppo presenti nella nostra vita di tutti i giorni, e quindi non è facile vedere molti giovani prendere la decisione radicale di abbandonarli” – ha dichiarato Michael Nicholas, di Kantar TNS. “Tuttavia, esiste chiaramente un conflitto tra le nostre percezioni sull’uso del telefono e la sua effettiva azione d’uso” – ha poi proseguito il ricercatore, affermando come il 94% dei giovani di 16-24 anni ha uno smartphone di proprietà, e che i più giovani arrivano a ricorrere alla consultazione di app per smartphone ogni 15 minuti.
Per quanto concerne invece i modi d’uso dello smartphone, le fruizioni sono ovviamente le più varie. Continua a resistere in modo piuttosto evidente il ricorso ai social media, con Facebook, Twitter e Instagram che assorbono una quota rilevante di tempo. Lo stesso dicasi per i giochi: anche senza scomodare le nuove tendenze di realtà aumentata e virtuale, le app ludiche per smartphone sono sempre più fruite, scaricate e utilizzate. In tal senso, appare evidente altresì il ricorso al mondo dei casino e delle scommesse sportive, che nel corso degli ultimi anni sono cresciuti fortemente proprio grazie al ricorso dei dispositivi mobili.
Per il futuro, occorrerà comprendere in che modo (vario) si evolveranno tali tendenze. Appare chiaro che l’uso degli smartphone sia oramai quasi irrinunciabile, e che dunque un radicale contenimento delle ore trascorse su questi dispositivi mobili sia sostanzialmente impossibile. Tuttavia, forse si è giunti a un contesto di consolidamento e di maturazione, superato il quale si potrà finalmente arrestare la forte crescita dei minuti e delle ore spese, a volte inutilmente, su di essi.