A volte sentendo parlare di gambling online, ci sembra qualcosa che esiste da sempre. In realtà il fenomeno del gioco in rete è arrivato in Italia solo nel 2011, quando il governo Berlusconi legalizzò i casinò online.
Per garantire la sicurezza dei nuovi siti di settore che spuntavano come funghi dal suolo del web, fu utilizzata la certificazione AAMS, acronimo che sta per “Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato”. Questa licenza serve a verificare che tutte le norme siano rispettate: possono infatti considerarsi legali e riconosciuti dal Governo solo quei siti che ottengono il benestare AAMS.
Nel 2012 su iniziativa del governo Monti, la legge viene estesa in senso permissivo la legislazione sui casinò online, facendoci rientrare non solo i tavoli classici come quelli del Poker e del Blackjack, ma anche le slot machine online.
La rapida crescita del gioco online
Dopo il 2011, il numero dei giocatori virtuali è aumentato vertiginosamente in tutta la penisola, con un numero maggiore di gamers in determinate regioni rispetto ad altre. Al primo posto tra le regioni più appassionate di gioco al sud c’è la Campania (57% di giocatori), mentre la Calabria si trova al secondo posto con il 55% di giocatori attivi. Tra le regioni del Nord troviamo al primo posto la Lombardia, mentre Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Liguria e Veneto hanno dati statistici inferiori rispetto alla media nazionale.
Gli utenti del gioco
Rispetto agli uomini, le donne rappresentano una percentuale minore tra chi ama scommettere online, ma non sono del tutto assenti dal panorama del gioco virtuale. Stando alle statistiche, i pensionati di età compresa tra 65 e 75 anni sono gli utenti più coinvolti, ma per certi versi sembra non esserci distinzione di sesso e di età.
Il fenomeno del gioco d’azzardo coinvolge anche i giovani di età compresa tra i 14 anni e i 19 anni, per lo più del centro-sud. Gli adolescenti, come gli anziani, sono molto vulnerabili: spesso non lavorano, hanno molto tempo a disposizione e sono più inclini a farsi influenzare dalla promessa di vincere dei soldi “facili”.
Contrariamente a quanto si pensa non tutti i giocatori sono dipendenti, c’è chi usa questi giochi in maniera ricreativa e lo fa solo occasionalmente, in questi casi difficilmente si incorre nella dipendenza. Il gioco diviene un problema quando si manifestano elementi di familiarità e vulnerabilità, che lo rendono un regolatore emotivo. Sostanzialmente, il gioco nasce come un passatempo, se utilizzato nella maniera giusta non è da considerarsi pericoloso.
Nella storia abbiamo più volte assistito a regimi proibizionistici del tutto fallimentari, una soluzione potrebbe quindi essere quella di aumentare le campagne di sensibilizzazione per questo fenomeno, così da insegnare ad approcciarsi in maniera responsabile al gioco online, così come a quello nei casinò o nelle sale slot, divertendosi senza correre rischi.