Come ogni anno nell’ultima domenica di marzo, torna l’ora legale e le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora in avanti.
La maggior parte dei dispositivi lo faranno in automatico (smartphone, pc, tablet, etc.), quindi ci sveglieremo domattina con il nuovo orario.
Lo scopo è quello di anticipare le attività quotidiane, permettendo, nei periodi della giornata in cui la luce è maggiore, di sfruttare al meglio la luminosità naturale, avendo così un maggiore risparmio dell’energia elettrica.
Ma attenzione ci sono cinque disturbi associati al cambio di ora: disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, incidenti alla guida e sul lavoro, stress cardiaco e stress psicologico. Le giornate con il buio ritardato sono per molti un sollievo, ma c’è anche chi ci mette tempo ad abituarsi al cambiamento di orario e dice di sentirsi “scombussolato” per giorni o anche settimane. La ricerca scientifica di recente ha dato ragione ad alcune delle lamentele più comuni su questa convenzione e aggiunge sostanza alla teoria che l’ora legale “fa male” alla salute.
La buona notizia è quella del tramonto posticipato e quindi di una maggiore durata di luce diurna.
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