Genoa 1
Crotone 0
Marcatori: Bessa 27°
Genoa (3-5-1-1): Perin, Rossettini, Spolli, Zukonovic, Lazovic (Pereira), Hiljemark, Bertolacci, Bessa(Cofie), Laxalt, Medeiros (Pandev), Calabinov. All. Ballardini
Crotone (4-3-3): Cordaz, Faraoni, Ceccherini, Sampirisi, Martella, Mandragora, Ajeti (Barberis), Stoian (Tumminello), Trotta (Biaby), Simy, Ricci. All. Zenga
Arbitro: Massimiliano Irrati (Firenze)
Giudici di linea: Stefano Liberti (Pisa) – Matteo Bottegoni (Terni)
Quarto giudice: Antonio Giua (Olbia)
Var: Luca Pairetto (Nichelino) – Avar: Alberto Tegoni (Milano)
Ammoniti: Medeiros,Trotta, Ajeti, Pereira
Angoli: 5 a 4 per il Genoa
Recupero: 2 e 5 minuti
La vittoria (2-1) del Cagliari sull’Udinese, il pareggio (0-0) del Chievo contro il Torino, ed aspettando l’incontro della Spal in quel di Firenze, il Crotone era sceso sul terreno del Luigi Ferraris con l’intento di conquistare un risultato positivo che in trasferta mancava dal tre febbraio 2018, quando al Meazza di Milano (23esima giornata) ha pareggiato 1-1 contro l’Inter. Da allora soltanto sconfitte lontano dalle mura amiche e contro il Genoa lo stop ai risultati negativi non c’è stato pur di fronte ad una squadra per nulla trascendentale ma più pratica nella prima parte dell’incontro. L’assenza per squalifica del difensore Capuano ha costretto il tecnico Zenga a schierare al suo posto Sampirisi. Altra mossa a sorpresa evidenziata nella formazione iniziale quella di Ajeti in sostituzione di Barberis in non perfette condizioni fisiche. Tra i rossoblù liguri mancava per squalifica il centrocampista Rigoni la cui assenza è stata compensata dal rientro di Bessa centrocampista. Altri cambi iniziali hanno riguardato Rossettini per Biraschi, Lazovic al posto di Pereira, fuori anche il duo d’attacco La Padula, Pandev sostituiti rispettivamente da Calabinov (punta centrale) e Medeiros. Crotone assente nella prima parte dell’incontro, in campo soltanto le maglie. Difesa mai in anticipo sulle giocate degli avversari. Gli esterni di centrocampo genoano, Lazovic a destra, Laxalt a sinistra, hanno avuto sempre la meglio sui difensori esterni pitagorici, Faraoni e Martella. Stoian, Ajeti, Mandragora quali trio di centrocampo sempre superati dalle ripartenze dei locali. Trotta e Ricci alla continua ricerca di una posizione. Unico pitagorico ad essersi notato in fase offensiva, ma senza alcuna pretesa, Simy, e in una sola occasione (26°) Ricci. Per il Genoa è stato fin troppo facile rendere la vita difficile al Crotone in queste condizioni. Le continue giocate nella metà campo avversaria, con qualche break poco incisivo da parte degli uomini di Zenga, è la conferma. Al minuto undicesimo il Genoa potrebbe passare in vantaggio su calcio di rigore (presunto fallo di Cordaz su Medeiros) il Var però chiarisce che non c’era fallo sul genoano ed il rigore è stato annullato con conseguente ammonizione del cascatore. Il gol regolare a favore dei locali arriva al minuto ventisettesimo e lo realizza di testa Bessa arrivato in area di rigore indisturbato per l’assenza della difesa ospite. Il centrocampo non ha funzionato nel primo tempo ed al quarantaseiesimo dentro Barberis, fuori Ajeti il peggiore in campo. L’ingresso del centrocampista alza il baricentro delle giocate mettendo in difficoltà il Genoa che non riesce a contrastare gli avversari. Il Crotone sembra credere nel pareggio ma manca lo stoccatore in grado della zampata finale per mettere dentro il pallone. Le migliori occasioni per pareggiare arrivano al settantottesimo con Ricci che di testa non mette dentro il pallone, ed un minuto dopo è Trotta che calcia il pallone troppo centralmente consentendo a Perin di bloccare. Nel frattempo mister Zenga predispone la sua squadra con il 4-4-2 facendo entrare la punta Tumminello al posto di Stoian. Terzo ed ultimo cambio, fuori Trotta per fare posto a Biady. La traversa evita al Crotone di subire il raddoppio al minuto ottantasettesimo. Non tutto è ancora deciso a proposito della salvezza, mister Zenga ed i suoi uomini devono però ripetere, in maniera continua, la prestazione del secondo tempo nelle giornate che mancano. Tutti oltre la sufficienza i pitagorici perciò che hanno fatto nei secondi quarantacinque minuti più cinque di recupero. Mercoledì prossimo arriva allo Scida la Juve, capolista ed arrabbiata per ciò che gli è capitato contro il Real Madrid in Champons League, le sofferenze pitagoriche continuano.