Formuliamo la presente per segnalare alla Vostra attenzione la sistematica carenza di acqua idrica in località Capo Colonna e nelle zone limitrofe. Infatti, queste località rimangono completamente prive, per intere giornate, dell’erogazione di acqua, circostanza che si verifica oramai da anni non solo nei periodi estivi ma anche in quelli invernali, causando, peraltro, la continua bruciatura degli accessori necessari per ispirare l’acqua dal serbatoio di riserva (motore a scoppio e caldaia).
La somministrazione di acqua che non ha le caratteristiche di potabilità, laddove questa inadempienza si verifichi, costituisce mancato adempimento del contratto di fornitura, pertanto il somministrato ha diritto allo sgravio del canone, per il periodo di mancata utilizzazione dell’acqua, oltre al risarcimento del danno per la responsabilità contrattuale. In ordine al permanente calo di fornitura di acqua si rimanda al disposto di cui all’art. 1218 c.c. in cui viene cristallizzato il principio secondo il quale, nel caso del suddetto disservizio, incombe sul somministratore l’onere di provare che lo stesso calo non sia ascrivibile alla propria responsabilità. Inoltre, con una recente sentenza di merito, il giudice di pace di Nocera Inferiore, accogliendo il ricorso di alcuni cittadini, ha condannato l’ente erogatore al risarcimento del danno esistenziale perché l’omessa fornitura di acqua potabile ha cagionato agli stessi ricorrenti notevoli disagi quali, ad esempio, la difficoltà ad attendere all’igiene personale e della casa, l’impossibilità di usare acqua calda ed elettrodomestici, la difficoltà e l’impedimento di attingere acqua potabile presso altri Comuni limitrofi al fine
di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari, disagi che si ripercuotono sul diritto alla qualità della vita ed alla libera estrinsecazione della personalità, costituzionalmente garantito dall’art. 2 Cost. (sulla definizione del danno esistenziale cfr. Cass. 04.10.05 n. 19354).
Alla luce di quanto esposto, sollecitiamo la S.V., in particolare, a voler intervenire nei confronti del gestore CON.GE.SI. affinché ristabilisca l’ordinaria fornitura.
Infatti, se nel periodo invernale sussiste tale carenza, cosa può succedere nel periodo estivo, che peraltro è alle porte, con tutti i disagi derivanti e ricadenti sulla popolazione. Tale problematica cittadina dovrebbe interessare anche allo schieramento di opposizione che, invece, da tempo sembra ipnotizzato, assopito, se non addirittura estraniato dal contesto che lo circonda, tanto da far credere che forse abbia perso il gusto della politica, intesa come servizio, e dimenticato gli obblighi nei confronti della popolazione!