C’era una volta Crotone, così potrebbe iniziare la fiaba di Crotone una piccola, bellissima e fiorente città del sud.
Purtroppo, negli ultimi decenni, “padrini cattivi” hanno creato il nulla intorno e col tempo la città ha iniziato un inesorabile declino.
Diventando da cenerentola del Sud ad una vera e propria città fantasma in un arido deserto.
Purtroppo, ai giorni nostri nel deserto più di qualcuno ha avuto miraggi scambiando cammelli con moneta pur di uscire dall’isolamento ma con i cammelli non si siamo mai andati lontani e la poca moneta dei crotonesi non dovrebbe servire più a pagar alcun miraggio!
Ed è così che una fiaba diventa un incubo per i cittadini che da 18 mesi vivono disagi assurdi mentre padrini politici arrogantemente e senza alcuna considerazione delle necessità della popolazione decidono quando chiudere e quando aprire una infrastruttura importante come quella aeroportuale.
Siamo amareggiati dal comportamento del presidente della Regione Calabria che nonostante le nostre ripetute richieste di incontro in 18 mesi non abbia trovato qualche ora per ascoltarci.
Purtroppo, simile comportamento è stato adottato dal Sindaco e Presidente della Provincia di Crotone al quale da tempo chiediamo un confronto, divenuto importante soprattutto dopo il nostro incontro con Enac!
Ancora una volta la politica non tende ai cittadini di Crotone una mano e non ascolta la nostra voce!
Il territorio crotonese chiede come necessità urgente la possibilità di collegamenti per Roma, la capitale della nostra nazione, ed invece come soluzione contro l’isolamento per l’estate 2018 vengono proposti solo voli per Pisa e Bergamo.
Troppo poco, secondo noi, per pagare alcuna moneta alla Sacal che si è impegnata per 30 anni con Enac a rendere efficiente e produttivo con le proprie risorse lo scalo pitagorico.
Due voli con una compagnia aerea non di certo redditizia come Ryanair per il gestore unico renderanno l’aeroporto di Crotone una voce di bilancio negativa che difficilmente i soci accetteranno.
Lo scalo lametino mentre Crotone viene accontentato con due voli per tre mesi, invece, si prepara al grande boom di passeggeri per l’estate 2018 determinando quindi la necessità con urgenza di investimenti importanti per la realizzazione della nuova aerostazione.
Sacal, ad oggi, non ha ancora definito il nuovo piano industriale per la gestione dei tre aeroporti e non ha più avviato il bando per la vendita delle quote azionarie finora rimaste inoptate per la quota “pubblica” della società.
In tal senso non capiamo il comportamento della regione Calabria che dovrebbe avviare una vera e propria “scalata” sul gestore unico affinché diventi il socio principale e possa rappresentare in sede di consiglio tutti i calabresi, compresi i crotonesi!
Purtroppo, parlando di denaro pubblico ed investimenti non possiamo, almeno noi, dimenticare che la Comunità Europea abbia finanziato solo pochi anni fa su Crotone 30.000.000 di euro affinché decollasse!
Noi del comitato non dimentichiamo e non dimenticheremo mai ciò che l’attuale classe politica crotonese, regionale e nazionale ci sta facendo vivere!
La nostra vita dovrebbe essere stupenda ma è resa un incubo e tanti cittadini crotonesi partono per mai più tornare!
Noi resisteremo contro l’indifferenza, la sordità, l’arroganza perché Crotone appartiene a noi e la costituzione ci rende sovrani in Italia!