Napoli 2
Crotone 1
Marcatori: Milik 22°, Collejon 31°, Tumminello 90°
Napoli (4-3-3): Reina, Hysaj, Albiol, koulibaly, Mario Rui, Allan (Rog), Jorginho, Zielinski, Callejon, Milik (Mertens), Insigne (Hamsik). All.Sarri
Crotone (4-3-3): Cordaz, Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella, Barberis, Mandragora, Rohden (Stoian), Trotta (Tumminello), Simy, Nalini (Ricci). All. Zenga
Arbitro: Luca Banti di Livorno
Assistenti: Filippo Meli (Parma) – Matteo Bottegoni (Terni)
Quarto giudice: Rosario Abisso (Palermo)
Var: Giampaolo Calvarese (Teramo) – Avar: Filippo Valeriani (Ravenna)
Angoli: 9 a 5 per il Crotone
Recupero: 3 minuti
Le lacrime di Martella e la delusione dei tantissimi tifosi pitagorici presenti sulle gradinate del San Paolo, hanno rappresentato il finale di una stagione che si poteva chiudere in maniera diversa per il Crotone. Retrocedere in serie B dopo due stagione a causa di alcune sconfitte subite nelle ultime giornate e che si potevano evitare, è un evento amaro da digerire. Questo è il calcio, ciò che non si riesce a fare nel momento opportuno in termini di risultati positivi si rischia di pagare in seguito un prezzo elevatissimo a fine stagione. Il Crotone retrocede per le sconfitte subite contro Benevento, Spal e Chievo. Dopo aver steccato queste gare, affidarsi ad un altro possibile miracolo nell’ultima partita esterna contro il Napoli, significava pretendere un po’ troppo dai Santi protettori.
Conquistare punti salvezza contro un simile avversario si è, infatti, rivelato impossibile. Mister Zenga ha sempre affermato che la sua squadra ha conquistato più punti della passata stagione e quelli conquistati nel girone di ritorno sono stati 23. L’importante non è quanti punti si conquistano, ma se sono sufficienti per non retrocedere. In ogni caso i pitagorici la serie A la salutano a testa alta, nessuno gli ha regalato niente, ciò che ha conquistato, anche se insufficiente per non retrocedere, l’ha fatto con i propri mezzi tecnici e, anche, contro la sfortuna targata infortuni nel momento clou della stagione. Sarà un arrivederci, la società non rinuncia fin dal prossimo campionato ad un immediato ritorno nella massima serie. La conferma dagli incontri frequenti con l’amministrazione comunale per la realizzazione del nuovo stadio.
Per quanto riguarda la partita, con quale formazione e come farla giocare contro un forte avversario non era facile decidere per mister Zenga. Sbagliare uomini e strategia significava mandare all’aria un’intera stagione. La scelta ha riguardato una sola variante rispetto alla precedente partita: Trotta nel trio d’attacco al posto di Faraoni che è stato riportato al suo posto naturale di difensore destro in sostituzione di Sampirisi. Napoli con un solo cambio rispetto alla vittoria in trasferta contro la Sampidoria: fuori Mertens, dentro Milik. Nulla da fare, il Napoli non ha concesso nulla ed ha giocato come al solito per conquistare l’ultimo successo casalingo davanti a settantamila spettatori. Il commento per quanto riguarda il primo tempo è privo di emozioni da parte dei pitagorici. L’unica nota positiva i cinque calci d’angolo. Per il resto nessun tiro in porta. Simy mai pericoloso nei confronti di Reina, Trotta sulla fascia destra si è rivelato troppo debole per superare la guardia di Mario Rui. Faraoni, terzino destro, non ha mai bloccato Insigne. Ed è proprio il Nazionale azzurro che dà il la al primo gol del Napoli con un perfetto assist per la testa di Milik che non sbaglia a mettere dentro il pallone. Nove minuti dopo, trentunesimo, Collejan raddoppia e per il Crotone si aprono le porte della retrocessione. La ripresa è un “calvario” per il Crotone sia per ciò che non riesce a fare in campo, sia per i risultati che arrivano dai campi dove sono impegnate le altre squadre interessate alla salvezza.
Settantacinquesimo minuto palo di Mertens dopo la deviazione di Cordaz e dopo questa azione è sempre il Napoli che ha il boccino delle giocate.
Al minuto novanta Tumminello accorcia le distanze con il suo terzo gol stagionale e rende meno amara la sconfitta. Il prossimo sarà comunque un campionato nazionale di serie B dove si affrontano squadre di un certo spessore dal passato nella massima serie. Viverlo sarà un avvenimento gratificante che andrà seguito con la stessa passione della serie A.