Nel Porto una discarica a cielo aperto. Passeggiando per il porto di Cirò Marina non si può fare a meno di imbattersi in cumuli di rifiuti di ogni tipo: cassette in polistirolo, cartoni e buste di plastica. Tutti rifiuti altamente inquinanti. Speriamo che le forze dell’ordine possano intervenire per fermare questo scempio.
Discarica cavalcavia località Fatagò. Dopo diversi giorni che è stato segnalato un grave caso di inquinamento ambientale, tutto è rimasto come prima, no forse peggio di prima.
Sotto il cavalcavia della superstrada SS106 che dà accesso alla località Fatagò in Via Madonna di Mare, il grado di inquinamento ambientale, sta superando livelli in accettabili.
Il caso è stato segnalato al Commissario Prefettizio Gualtieri Giuseppe, che nel momento in cui è venuto a conoscenza del problema, ha convocato la ditta specializzata per la rimozione del materiale altamente inquinante. (Plastica, elettrodomestici, parabrezza di automobili e sostanze organiche in avanzato stato di decomposizione).
Se qualcuno dovesse appiccare un incendio, molto probabilmente la struttura del ponte potrebbe subire gravi danni, mettendo a rischio l’incolumità di tantissimi automobilisti che attraversano la SS 106.
Diversi cittadini chiedono l’intervento del Commissario e la rimozione del materiale inquinante.
il mio parere che ci vorrebbe un benito mussolini e poi si vedrebbe la differenza credetemi saluti a tutti e buone vacanze nella spazzatura
IO SONO UN MELISSESE,DEBO DIRE CHE MELISSA,NON X VANTARMI, E MOLTO PIù PULITA DI CIRO’ M.,POI I CIROTANI LI RITENGO, NON TUTTI ,CEE ANCHE TANTE BRAVE PERSONE,MA MOLTI STRAFOTTENTI ED IGNORANTI CHE BENE FAREBBERO AD ESSERE PIù CIVILI.BUONE VACANZE A TUTTI ANCHE A QUELLI CHE LASCIANO LA SPAZZATURA, SOTTO IL CAVALCAVIA.
E dei melissesi che buttano i rifiuti sotto il ponte del lipuda (sia sponda nord che sponda sud) ne vogliamo parlare?
Cirò Marina è sporca, ma voi scendete dal piedistallo, perché ci inzozzate dal fego al lipuda!!!
La scoperta dell’acqua calda in salsa agostana.Tutto il paese soffre di incuria,sporcizia e vandalismo. Questo succede anche perché chi ha il compito di vigilare non lo fa.Cirò marina non è una metropoli!
….ed ora ai nostri nipoti non viene più insegnata ciò che una volta si chiamava educazione civica.
È anche vero che l’imbarbarimento della specie umana, presto ci porterà all’estinzione, ma anche quel poco che potrebbe essere fatto non viene portato avanti. Ecco, dunque, che siamo costretti a godere di questi spettacoli a cielo aperto che non scandalizzano più nessuno se non quei poveri illusi come noi che possono considerarsi
ormai degli alieni.
Caro Francesco, penso che neanche Dio abbia più voglia di aiutarci. Questo è un maledetto problema genetico, incancrenitosi nei tempi perché a scuola ai ns.figli
Che vergogna povero.paese che è bellissimo e la gente incosciente e meno freghista senza amore per la patria
IL FATTO E CHE CIRO’ MARINA VIENE SPUTTANATA,SE NON TUTTI GIORNI MA QUASI,MA DIMENTICATE CHE DAGLI ALTRI PAESI DELL’INTERLAND,NON ABBIAMO IMPORTATI ECCELLENZE,MA…….,FORSE QUALCUNO LO HA CAPITO.
Di certo non è così difficile tirare in ballo Cirò Marina, soprattutto quando si parla di rifiuti! Mancano le basi del vivere civile e del rispetto reciproco e, credimi, ce ne sarebbe da scrivere un libro! Bada bene che i paesi limitrofi, sporadici casi a parte, sono molto più puliti e vivibili. Gli fanno concorrenza solo Strongoli marina, Crotone e Isola C.R. e lo vedi anche dai bordi della statale 106!
Caro Giovanni, forse dimentichi, per esempio, la vergognosa vicenda delle cunette delle due rampe di accesso al paese. Qualche volta le ripuliscono, ma c’è sempre il giorno dopo, l’animale di turno che provvede a riempirle a dovere. Stessa cosa per il cavalcavia sul Lipuda, tutti i vicoli paralleli alla Via Roma, la pineta, etc… E la lista è molto lunga e lo sai bene!
Purtroppo è una questione di mentalità e di menefreghismo totale, e non solo sui rifiuti.
Cerca di contribuire a far cambiare mentalità alla popolazione, piuttosto che difendere l’indifendibile.
Un malcostume diffuso che coinvolge gran parte della nostra popolazione, dai più grandi ai più piccini e dai ceti sociali più disparati.
Basta fare una passeggiata sul lungomare di sera per renderci conto di quanto la gente non senta propria questa città.
Che Dio ci salvi!