È in arrivo un nuovo maxi concorso dall’Agenzia delle Entrate, entro il 31 dicembre 2018 dovrà essere pubblicato il bando per il reclutamento di 403 dirigenti. L’Agenzia delle Entrate è a lavoro per la messa a punto del bando di concorso e a fornirne anticipazioni è la relazione con la quale il Direttore Ruffini lascia il posto al nuovo Mister Fisco Antonino Maggiore.
Maxi concorso dirigenti entro il 31 dicembre 2018
Il testo della relazione sull’attività svolta dall’Agenzia delle Entrate da giugno 2017 al 4 settembre 2018 non poteva non affrontare il tema del contenzioso circa il concorso per il reclutamento dei 403 dirigenti.
Al contrario, nella relazione di addio Ernesto Maria Ruffini specifica nel dettaglio quelle che saranno le prossime mosse dell’Agenzia delle Entrate, a seguito della sentenza del TAR del Lazio n. 8890 dello scorso 16 agosto con la quale è stato indicato l’obbligo di adozione di un bando di concorso entro il 31 dicembre 2018.
Il concorso per dirigenti dell’Agenzia delle Entrate sarà per soli esami, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 4 bis del decreto legge n. 78 del 2015, con il quale era stato per l’appunto autorizzato l’annullamento delle procedure concorsuali per la copertura dei posti dirigenziali non ancora concluse ed indirne di nuovi.
Non è prevista la valutazione dei titoli, per evitare di avvantaggiare personale già di ruolo presso l’Agenzia delle Entrate.
Verso la riorganizzazione delle funzioni direttive dell’Agenzia delle Entrate
La pubblicazione del nuovo bando di concorso per dirigenti dell’Agenzia delle Entrate è soltanto una parte del riassetto delle funzioni direttivedemandato dalla Legge di Bilancio 2018.
Le disposizioni contenute nella scorsa Manovra hanno attuato le raccomandazioni dei rapporti OCSE e FMI, ripristinando l’originaria autonomia e flessibilità delle agenzie fiscali nella gestione delle risorse umane al fine di garantirne la valorizzazione e accrescerne la motivazione.
Pertanto, le agenzie fiscali potranno:
- adottare specifiche modalità concorsuali per l’accesso alla dirigenza, che antepongono capacità cognitive e competenze manageriali relative alle funzioni dell’Agenzia alla preparazione nozionistica e riconoscono le esperienze maturate;
- istituire posizioni organizzative per lo svolgimento di incarichi di elevata responsabilità, alta professionalità o particolare specializzazione, ivi compresa la responsabilità di uffici operativi di livello non dirigenziale, da finanziare con la soppressione di posizioni dirigenziali;
- l’istituzione delle posizioni organizzative consente di valorizzare le professionalità maturate all’interno dell’Agenzia secondo criteri meritocratici.
Una novità che l’Agenzia delle Entrate (per voce dell’ex Direttore Ruffini) giudica positiva: “sarà così possibile superare la difficile situazione in cui si trova l’Agenzia dopo anni di misure “tampone” (attribuzione di un gran numero di interim ai pochi dirigenti di ruolo e conferimento di deleghe a funzionari).”