Ecco il video di Caterina Semerano presidente dell’Associazione animalista “Argo onlus” di Cirò Marina e la risposta della Commissione Straordinaria del Comune di Cirò Marina.
Ecco la risposta del Comune.
Com’è noto, con deliberazione adottata il 10 ottobre u.s. la Commissione Straordinaria incaricata della provvisoria gestione del Comune di Cirò Marina ha disposto, in via di autotutela, la revoca della deliberazione di G. M. n. 22 del 27.02.2015, esecutiva, recante “ Approvazione progetto definitivo ed esecutivo per la realizzazione di una << Oasi rifugio per cani>>”, con conseguente caducazione di ogni atto successivo ad esso collegato.
In relazione ai commenti, di vario tenore, con i quali l’anzidetta determinazione commissariale è stata accolta a livello sia di organi di informazione che di social, si ritiene opportuno puntualizzare quanto segue:
1. Le motivazioni che hanno indotto all’adozione dell’atto deliberativo di cui trattasi sono state insieme sia di legittimità che di merito.
Sotto il primo profilo si è infatti dovuto rilevare che la classificazione R 3 ( in quanto esposta a rischio elevato, secondo le indicazioni del P.A.I. approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 115 del 28.12.2001 ) dell’area individuata per la realizzazione dell’ “Oasi rifugio per cani” non avrebbe consentito, in base alla normativa vigente, tale localizzazione con l’ovvia conseguenza della completa ed insanabile illegittimità della deliberazione n. 22/2015 adottata dalla Giunta Municipale pro tempore di Cirò Marina, la cui revoca si è pertanto prospettata come atto dovuto per l’attuale Amministrazione Straordinaria del Comune.
Per quanto riguarda invece gli aspetti di merito, è a tutti noto come le intense precipitazioni piovose dei giorni 4-5-6 ottobre uu.ss. abbiano provocato il completo allagamento dell’impianto, privo peraltro di ogni necessaria autorizzazione di legge, detenuto dall’Associazione “Argo”, rendendo necessarie convulse operazioni di soccorso dei circa 300 cani ospitati, tratti in salvo quasi tutti con estrema difficoltà e solo grazie al determinante concorso tecnico per i vigili del fuoco.
L’evento alluvionale appena trascorso ha dunque confermato, se pur ce ne fosse stato bisogno, l’assoluta incongruità del sito a suo tempo individuato per la localizzazione della “ Oasi rifugio per cani”, rendendo ancor più impellente e doverosa per l’Amministrazione Straordinaria del Comune di Cirò Marina, anche sotto il profilo dell’opportunità, la revoca in autotutela della già richiamata deliberazione di G. M. n. 22/2015.
2. Proprio perché è stato adottato all’indomani di un evento che ha reso di tutta evidenza l’inidoneità del sito posto in località “ Fego” o “Feudo” ad ospitare un rifugio per cani, avendo addirittura messo in serio pericolo la sopravvivenza degli stessi, l’atto deliberativo del 10 ottobre scorso, ben lungi dal denotare insensibilità alle istanze dell’opinione pubblica animalista ed ai valori insiti nel sentimento di rispetto che si deve per la vita degli animali, dimostra invece che l’ottica perseguita dall’Amministrazione Straordinaria del Comune di Cirò Marina è proiettata al rinvenimento di soluzioni che siano rispondenti al tempo stesso sia all’esigenza del benessere della popolazione canina, per la quale sono evidentemente necessarie strutture munite di tutte le attrezzature e dotazioni previste dalla normativa vigente, sia a quelle, assolutamente imprescindibili, della tutela dell’ambiente, della salute e dell’igiene pubblica.
3. E’ evidente come nell’ottica appena delineata, il provvedimento adottato il 10 ottobre scorso, costituisca solo il primo passo di un indispensabile percorso di graduale recupero della legalità, nel quale non potrà certo mancare la predisposizione di un piano di nuova allocazione dei cani attualmente ospitati in località“ Fego “ o “Feudo” in una o più strutture finalmente a norma e poste in luogo sicuro.
Si tratterà sicuramente di un percorso non facile, che il Comune di Cirò Marina non potrà affrontare da solo, stanti le difficoltà finanziarie in cui attualmente versa, ma per il quale si auspica di poter contare sull’apporto, in spirito di sussidiarietà, di altre pubbliche Istituzioni già opportunamente sensibilizzate.