Una breve analisi sullo stato comatoso della citta’ di Crotone e della sua Provincia si impone alla luce dei 5 mesi di governo gialloverde che, particolare di non poco conto, vedono ben due parlamentari crotonesi essere parte integrante del gruppo che oggi governa l’Italia insieme all’eletto in Calabria, Ministro Salvini.
E proprio dall’Italia si vuole partire e dallo slogan ripetuto a piè sospinto ossia “prima gli italiani”.
La cosa che è saltata all’occhio sin dalla nascita del contratto Lega/5Stelle è stata l’assoluta mancanza di qualsiasi progettualità e di ogni iniziativa a favore del sud in generale e della Calabria in particolare nonostante il grosso dei consensi pentastellati sia venuto proprio da un sud e da una Calabria prigioniera di un bisogno e gravida di molteplici problemi le cui soluzioni sono state, il 4 marzo, stata affidate a Di Maio e compagnia,
lo stesso DEF, nonostante le ripetute bozze correttive non prevede, al momento, e si presume non prevederà, risorse destinate a ciò di cui veramente il Sud, la Calabria in special modo e la nostra provincia innanzi tutto, hanno bisogno, ossia lavoro e infrastrutture.
E’ pur vero che i guasti provocati dai precedenti governo non si risolvono certo nel giro di pochi mesi ma un segnale di attenzione concreta verso il nostro territorio ce lo saremmo aspettati tutti, quantomeno qualcosa di più rispetto alla solita frase “Crotone è attenzionata”, tipica espressione burocratico/politica usata spesso a sproposito ogni qual volta non si ha nulla di concreto da dire.
Orbene, è notorio che la città di Crotone e ancor più la sua Provincia hanno un sistema infrastrutturale, ovvero strade, porto, aeroporto, ferrovia, completamente inefficace a qualsivoglia progettualità turistica e imprenditoriale, pericoloso per la vita umana, vecchio e per ultimo figlio di uno sfruttamento da parte di una azienda senza interessi locali, vedi Sacal di Lamezia Terme, allo stesso modo è altrettanto notorio che il Ministro delle Infrastrutture, Toninelli, è un componente del M5S così come la Deputata Barbuto che guarda caso è inserita, nell’ambito parlamentare, in Commissione trasporti, ossia a stretto contatto con il Ministro.
Entrambi nei confronti del problema infrastrutturale Crotonese, tranne qualche sortita sporadica locale, stanno rappresentando il nulla assoluto, del resto un Ministro avrebbe un compito più agevolato se la Deputata a lui vicino lo informasse della pena in cui viviamo e pretendesse in maniera risoluta azioni concrete, invece il silenzio rotto solo da un “Crotone è attenzionata” lascia sorgere più di un sospetto sulla reale intraprendenza Barbutiana a cominciare a mettere mani alla questione, forse per ordini di scuderia da allineamento doveroso a non mettere in difficoltà i ministri e tutto questo nonostante gli inviti ripetuti prima, ora trasformatisi in giustificate uscite ironiche del Comitato locale a difesa dell’aeroporto.
Allo stesso modo si comporta il Ministro per il Sud, guarda caso anch’essa Pentastellata, la quale non solo mai si è espressa su questioni inerenti Crotone ma, cosa più grave ancora, è rimasta in assoluto silenzio di fronte alla recente catastrofe che ha colpito Crotone e la Calabria con l’aggiunta di giovani vittime.
Non mi è parso di sentire ne’ leggere nemmeno un “coraggio siamo con voi”, non una visita, non un intervento recante speranza, non un cenno di garanzia a mettere mano alle criticità che ci affliggono mentre campeggia un cartellone davanti il Marrelli Hospital che grida all’indifferenza di Di Maio verso i 300 lavoratori locali, a rischio di perdita di lavoro, trascurati a differenze dei lavoratori fiorentini.
Fratelli d’Italia, piccolo partito coerente sempre con se stesso, non avvezzo a svendersi per poltrone, non rimarrà muto di fronte a tale indifferenza e rivendicherà sempre ciò che ci spetta in quanto italiani, ciò che si crea altrove deve essere creato al Sud, in Calabria, nella Provincia di Crotone.