Questa ricorrenza è celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto, poiché in quel giorno del 1945, venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz. L’apertura dei cancelli del campo di concentramento, mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista. I brani, arrangiati e diretti dal M° Damiano Morise ed eseguiti dalla “Vivaldi Chamber Orchestra & Ensemble Corale Vivaldi”, hanno voluto sottolineare l’importanza della musica durante il periodo nazifascista, perché grazie ad essa, molti deportati ebbero salva la vita. Sul sottofondo dei maestri Pascal Mascaro, Nicodemo Giorno e Federico Vaccaro, sono state interpretate dalla direttrice dell’Associazione Rosa Anania e da Nicodemo Defranco, letture e testimonianze che hanno commosso il pubblico numeroso. Durante le musiche introdotte dall’impeccabile ed esemplare presentatrice Mariachiara Barone, i bambini hanno mimato quelli che sono stati i momenti salienti della deportazione mentre venivano proiettate immagini e filmati a cura di Francesco Morgione. La scenografia allestita all’interno del teatro Alikia di Cirò Marina, voluta dall’Associazione Musicale “A Vivaldi” e dal presidente Antonio Bava, per raccontare questa giornata esprime tutta la forza della musica, la quale nessuno può fermare. È stata realizzata una staccionata tipica del periodo delle deportazioni a cinque fili di ferro spinato, come cinque sono anche le linee del pentagramma. Il messaggio che l’Associazione ha voluto dare a questo concerto, ricordando l’olocausto è che la musica, nonostante tutto, è passata oltre. (N.D.)