La vicenda dei 400 precari dell’Abramo Customer Care, grazie alle azioni del sindacato e dei lavoratori, ha prodotto un’importante esposizione mediatica che ha generato l’attenzione di qualche istituzione. La prima anima sensibile è stata quella dell’Onorevole Rizzetto, che, in diretta televisiva con i lavoratori del sito di Crotone, lo scorso 17 gennaio, ha deciso di presentare prima una risoluzione e poi un’interrogazione a risposta immediata, in commissione lavoro della camera dei deputati; a quest’ultimo atto ha risposto nelle scorse ore il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon che ha ufficialmente manifestato l’attenzione che il Governo riserva a tutte le vicende di questo tipo, invitando i sindacati ad inoltrare una richiesta unitaria di convocazione di un tavolo nazionale immediatamente trasmessa al Ministro Di Maio.
Abbiamo sicuramente raggiunto un primo ed importante risultato, se pur privi di un sostegno unanime e responsabile dei rappresentanti politico-istituzionali del nostro territorio, i quali anche in questa vicenda, così delicata, non sono riusciti ad indossare la stessa casacca. Ma non è mai troppo tardi per fare le cose tutti assieme e dimostrare di essere capaci di dialogare.
La discussione con il Governo, nello spirito comune di contrastare il dilagare del precariato e la delocalizzazione delle aziende, può diventare l’opportunità per costruire un percorso che riconosca la giusta dignità a centinaia di giovani lavoratori, le cui professionalità continuano ad essere calpestate da una normativa che consente l’accesso a lavoro e formazione a basso costo, ma tutto dipenderà dalla sensibilità del Governo e dal senso di responsabilità dell’azienda.
Il mondo dei call center occupa 80.000 addetti, di cui l’80% impiegati al centro sud, i quali non possono rischiare lesioni occupazionali e per tali ragioni, deve diventare una battaglia del mezzogiorno, in primis della Calabria che percentualmente occupa il maggior di lavoratori nel settore.
Non è una missione impossibile, ma bisogna mettere da parte, una volta per tutte, risentimenti, pregiudizi e litigi, che continuano a contaminare la nostra cultura, producendo divisioni ed effetti negativi a carico di una popolazione, quella crotonese, affamata di sviluppo.
Crotone, la Polizia di Stato arresta due soggetti responsabili, uno di stalking, estorsione e rapina ai danni della ex fidanzata e l’altro di spaccio di sostanze stupefacenti
Nel pomeriggio del 26 marzo u.s. i poliziotti della Questura di Crotone hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in...