È stato letteralmente smontato e portato via l’inutile Tutor installato da anni a Cariati, in provincia di Cosenza. Un dispositivo praticamente identico a quello purtroppo ancora attivo a Mirto Crosia (CS): entrambi installati con l’unico scopo di fare cassa ed aiutare due comuni in pre-dissesto. In pratica due comuni i cui amministratori, in passato, hanno creato debiti che oggi vogliono in parte ripagare con le multe che vengono puntualmente recapitate ai cittadini automobilisti del territorio ed ai turisti.
Due dispositivi che, inoltre, non sono stati tarati alla velocità di 90Km/h così come avviene nell’alto jonio cosentino a Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Trebisacce e Villapiana ma qui sono stati tarati addirittura a 60Km/h. Una vergogna senza precedenti che nulla ha a che vedere con la sicurezza stradale anche perché nei due comuni del basso jonio cosentino questi dispositivi sono stati installati in tratti di S.S.106 dove negli ultimi 20 anni non si è registrato un fenomeno di incidentalità e mortalità così elevato da legittimarne la necessità.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” da anni denuncia questa vergogna nell’assoluto silenzio di tutte, nessuna esclusa, le parti politiche coinvolte e dei sindacati! Più volte in passato abbiamo invitato le Amministrazioni di Crosia e Cariati a rettificare il limite di velocità tarandolo ad una soglia più ragionevole di 70Km/h oppure di 80Km/h in considerazione del fatto che i tratti in cui sono stati installati sono rettilinei e consentono ai cittadini di poter tenere una velocità più ragionevole: non siamo mai stati ascoltati!
A ciò si unisce il terribile danno che questi dispositivi hanno determinato negli ultimi anni al già compromesso settore turistico della costa jonica nel basso cosentino e nell’alto crotonese: ogni anno, nei mesi di settembre e ottobre, l’Associazione riceve decine e decine di messaggi di turisti che promettono di non tornare più sulle nostre bellissime coste per via delle multe che hanno ricevuto per merito di questi iniqui strumenti.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto esprime grandissima soddisfazione per la rimozione di questo inutile e dannoso dispositivo ed auspica che in futuro possa non essere mai più reinstallato se non con un limite di velocità più ragionevole al fine di far comprendere all’intera collettività che il suo utilizzo è specifico e necessario per ragioni di sicurezza stradale e non, invece, per risolvere i problemi di cassa di comuni in pre-dissesto finanziario.
Mi associo a tutte le proteste per il dissennato abuso dei Tutor installati sulla S.S. Jonica 106. Ho effettuato diversi viaggi con un’ auto guidata da un amico e poi di recente con la mia auto. In tutti i casi, pur avendo l’abituale attenzione generale di guida e quella particolare per quel tratto di strada, soprattutto in agro di Roseto Capo Spulico, sistematicamente pervengono le contravvenzioni per aver superato di uno/due Km. la media di 90 Km. orari. Come è pensabile che in un tratto di strada rettilineo a doppia corsia vi siano delle simili trappole, che hanno indotto moltissimi turisti stranieri a decidere di non ritornare in Calabria? Nessuno interviene!
Conosco decine di persone che come me, partivano dalla Lombardia per venire in vacanza in Calabria, affrontando 12 ore di viaggio. Dopo svariate multe, abbiamo scoperto che ci sono altri posti altrettanto belli, dove uno si può rilassare senza arrabbiarsi( pensando di essere una mucca da mungere).Io personalmente sono già 3 anni che mi fermo in Puglia, quindi ciao ciao Calabria e ciao tutor sulla 106.
Anche a mirto crosia va rimosso
Ti fanno la multa anche a 65km orari vergogna
Anche il prefetto dovrebbe intervenire
Io non faccio più questa strada vado da cosenza vergogna calabria
Nicola
Finalmente una buona notizia! Rimane lo sconcerto per la totale assenza di confronto da parte della politica e per i tempi biblici per fare giustizia.
Non è possibile far passare tanto tempo, e solo dopo denuncia dell’associazione “basta vittime 106”,per eliminare una macchina estorsiva di soldi palesemente fuori luogo e fuori legge.
Si spera la stessa sorte per quell’altra grande truffa di Mirto Crosia.