L’agricoltura biologica così come l’agricoltura integrata rappresentano oggi i motori trainanti per la Calabria che dopo aver visto la mancata erogazione dell’indennità compensativa, aiuto per il sostentamento di zone svantaggiate, oggi vede concretizzarsi l’ennesima beffa con lo stanziamento di soli 5 milioni di euro per l’agricoltura biologica, anzichè 35 milioni come negli anni passati. Le decisioni della cittadella vengono cosi a mettere in ginocchio un intero sistema, nato principalmente per preservare i prodotti, certificandoli ed identificandoli con il territorio di origine. La “Calabria biologica” ha ottenuto a livello nazionale un ottimo traguardo sul mercato, ma con queste misure l’agricoltore sarà incentivato a non coltivare più bio e il danno per tutto l’indotto penalizzerà anche gli operatori del settore e gli organismi di controllo.
Non si parla in effetti dei numeri allarmati , circa il 90% del comparto agricolo che non ha fatturato biologico rimane fuori, il bando così strutturato ha ridotto notevolmente la griglia di premialità che non permetterà il raggiungimento dei punteggi necessari.
Tutto cio’ sottolinea la completa sordità della presidenza regionale, la quale non accetta alcun tipo di confronto con i diretti interessati e come sempre si dimostra muta.
Se si vuole ottenere un ulteriore smembramento del tessuto economico e sociale, l’attuale governo regionale ci sta riuscendo. Non possiamo neanche accettare lo stesso silenzio di fronte a quello che appare come una dimenticanza nel richiedere fondi alla comunità europea.
Fa riflettere anche il completo disinteressamento verso coloro che avevano proposto soluzioni fattibili a ciò che sembra essere stata una dimenticanza nel richiedere fondi alla comunità europea.
Bisogna accettare e basta? Credo che gli agricoltori meritino di meglio e debbano essere supportati e non abbandonati a proprio destino.
E’ quanto afferma Maria Daniela Panteca, Portavoce cittadino del Circolo Fratelli d’Italia “G. Almirante” di Ciro’ Marina.