Ammonta a 4000 euro la pesante sanzione amministrativa comminata ad un cittadino crotonese sorpreso dai militari della Capitaneria di porto a pescare esemplari di riccio di mare lungo il litorale della città pitagorica.
Il 55enne era intento a pulire con cura i preziosi echinodermi al fine di riempire dei vasetti che, con ogni probabilità, sarebbero poi stati venduti per trarne illecito profitto.
Il litorale, storicamente riconosciuto quale inestimabile bene ambientale e caratterizzato da un prezioso ecosistema marino, di cui i ricci di mare ne costituiscono un valore aggiunto, oggi più che mai necessita di una accurata preservazione al fine di evitare che l’attività antropica, ed a maggior ragione quella non autorizzata, ne provochi un repentino ed incontrastabile declino.
E’ proprio al fine di tutelare l’ecosistema marino che il prodotto ittico ancora vivo, a seguito di sequestro, è stato rigettato in mare.
L’attenzione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, riservata alla tutela delle risorse ittiche attraverso mirati servizi di sorveglianza, che sono rivolti anche alla repressione della pesca illegale del riccio di mare è sempre alta. Pesca che, si rammenta, è consentita solo nei limiti di 50 unità per persona, e al di fuori dei mesi di maggio e giugno, in cui permane il divieto assoluto di cattura.