Così alla fine di maggio del 2018 le cronache scrissero che “a breve” sarebbe stata realizzata a Crotone una statua dedicata a Pitagora. Era ciò che si era stabilito negli atti del gemellaggio con la città di Samo, la città greca che ha dato i natali al nostro filosofo che aveva fondato la “scuola pitagorica” nel capoluogo crotoniate. Nel porto della città greca esiste già una statua raffigurante il buon Pitagora tanto apprezzata dalla delegazione crotonese che ivi si era portata per l’occasione: il sindaco Ugo Pugliese, la vice sindaca del tempo Antonella Cosentino, i consiglieri Rosanna Barbieri ed Enrico Pedace e il presidente di Confindustria crotonese Michele Lucente. Il buon Pugliese non s’era fatto sfuggire l’occasione di fare bella figura e così propose al suo omologo greco di coinvolgere la città di Samo e la comunità di Crotone nel progetto di realizzazione di una statua e tanto per cementare lo stretto legame tra le due città e il loro simbolo Pitagora. Fu proposto un concorso di idee tra i vari artisti scultori. Un anno è passato e il “a breve” ha già compiuto i suoi primi trecentosessantacinque giorni. Ma c’è qualche precedente non proprio felice.
Nel novembre del 2015 è stata realizzata, e posizionata nella centrale piazza Pitagora, un’installazione, a ricordo del filosofo di Samo, rappresentata da otto sagome marmoree, uguali, rotanti attorno ad un perno d’acciaio, che ricordano la Scuola d’Atene di Raffaello. Bene! Questa fu subito battezzata con nome di mini antenna parabolica. Insomma una statua che non piacque e che comunque non richiama nulla del classico Pitagora. Memore di tanta simpatia l’Amministrazione comunale pensò di correre ai ripari con una nuova statua magari somigliante a quella che campeggia sul porto di Samo. E però la scultura dallo scorso anno tarda ad arrivare. Un altro monumento che non piace? La statua del Milone crotoniate posizionata davanti all’ingresso dell’omonimo palazzetto dello sport di via 4 Novembre del capoluogo ed inaugurata, in pompa magna nella mattinata del 27 maggio 2016 dall’Amministrazione comunale e alla presenza di autorità militari e uomini dello sport. Non piace perché non si digerisce che sia una riproduzione in resina, o in plastica come qualcuno vuole, e che si sia scomodato nientemeno che il grande Museo del Louvre di Parigi, come se a Crotone e in Calabria non ci fossero valenti scultori. Nella circostanza lo scultore Gaspare da Brescia ebbe a dire che “pagare per avere un gadget è un atto di vandalismo culturale senza precedenti. Stiamo pagando per avere una riproduzione in resina. Una statua industriale che solo chi non conosce bene la cultura poteva comprare. Un’operazione stupida e senza senso”. Ed ancora il da Brescia: “Crotone non ha bisogno di dire di avere una statua uguale ad una esposta al Louvre perché la sua storia è superiore ad una copia di plastica.” Insomma, concludeva che, “una mostra fotografica ad omaggio sarebbe stata una mossa intelligente.” A proposito di “a breve”, ancora il teatro comunale di Poggioreale stenta ad alzare il sipario.
Chi è l’artista dell’opera?