La PRIMA RELAZIONE PUBBLICA sullo stato della popolazione carceraria nell’area di competenza territoriale in base all’art 8 del Regolamento comunale del Garante dei detenuti.
Il Garante dei Detenuti del Comune di Crotone, Avv. Federico Ferraro, ci illustra una sintesi sulla stato della popolazione carceraria e sul lavoro di questi primi mesi dell’Ufficio di Garante comunale che ha avuto ad oggetto VISITE NEL CARCERE e NELLE CELLE DI DEGENZA PRESSO L’OSPEDALE CIVILE DI CROTONE.
RICORDO CHE ATTUALMENTE IN CALABRIA, DOPO LA LEGGE REGIONALE DEL 2018, SOLO I COMUNI DI CROTONE E REGGIO CALABRIA SI SONO DOTATE DELL’AUTORITA’ DI GARANZIA PER I DETENUTI, TROPPO POCHI… Crotone in questo settore è all’avanguardia… pertanto è doveroso esprimere un plauso sia all’Amministrazione municipale che al Consiglio per l’attenzione verso i problemi dei cittadini che stanno pagando un debito nei confronti dello Stato, senza però rinunciare MAI ad essere appunto cittadini e quindi detentori di doveri e di diritti.
Crotone è stata inserita nel Sistema Nazionale dei Garanti territoriali, in occasione della mia prima visita a Roma all’AUTORITA’ NAZIONALE GARANTE DEI DETENUTI, prof. Mauro Palma, il quale vi ANNUNCIO che presto sarà, PER LA PRIMA VOLTA, nella città di Crotone.. sto pensando infatti ad un iniziativa che metta a confronto modelli di lavoro per i detenuti su scala nazionale.
Ricordo la presenza di Crotone alla prima relazione annuale del Garante a Montecitorio, alla Presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dei vertici istituzionali.
Il primo periodo di attività ha visto innanzitutto il riconoscimento progressivo del giovane organismo presso le Istituzioni pubbliche, questa figura è stata riconosciuta FINALMENTE come PARTE INTEGRANTE DELL’ASSETTO ISTITUZIONALE, in quanto “OCCHIO” ESTERNO COLLABORATIVO, CAPACE DI INDIVIDUARE LE CRITICITÀ E DI FORNIRE RACCOMANDAZIONI INDIPENDENTI ALLE AUTORITA’ DI SETTORE, per allineare il sistema di restrizioni alla libertà personale ai parametri internazionali e nazionali, riconosciuti come basilari per la tutela dei DIRITTI FONDAMENTALI.
E’ stato realizzato quel compito di osservazione, monitoraggio e vigilanza, ma anche quello di interlocutore necessario nelle sedi giudiziarie, nella gestione dell’esecuzione penale, ed infine, nei luoghi di formazione culturale e professionale.
Si è consolidato IN QUESTI MESI un buon dialogo e cooperazione con il Provveditorato Regionale al Amministrazione Penitenziaria, con la Casa Circondariale, le Forze dell’Ordine e l’Autorità giudiziaria , E con l’UNICO altro garante calabrese di Reggio Calabria.
La presenza del Garante comunale nelle strutture di sua competenza è stata costante e senza soluzioni di continuità, ho potuto intrattenere colloqui riservati con i detenuti, senza che tali momenti abbiano inciso sui colloqui tra detenuti ed i propri congiunti.
CON SODDISFAZIONE DEVO SOTTOLINEARE UN PRIMO RISULTATO POSITIVO RAGGIUNTO DA tutti i Garanti territoriali: avevamo sollecitato al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria l’avvio nelle carceri italiane di Skype per potenziare i colloqui tra famiglie e detenuti ed effettivamente da aprile anche nel carcere di CROTONE questo servizio è stato finalmente attivato!
Durante questi INCONTRI ho ricevuto diverse segnalazioni negli ambiti più disparati, nel complesso devo dire che la situazione è sotto controllo, c’ è un clima familiare tra il personale e gli ospiti della casa circondariale ALL’INSEGNA DEL RISPETTO RECIPROCO E DELLA COLLABORAZIONE.
Nella Struttura della casa Circondariale, si è avuto modo di constatare che la popolazione carceraria ammonta a circa 130 unità, di cui il 60% sono stranieri; le Sezioni sono 3, tutte di Media Sicurezza.
ALCUNE carenze mi sono state attenzionate e le ho riscontrato durante le ispezioni:
vi sono state alcune difficoltà di comunicazione per i detenuti stranieri per carenze di mediatori linguistici; è stata lamentata dai detenuti , nel periodo invernale, una carenza saltuaria del servizio di riscaldamento, rispetto all’orario previsto…
Nell’ambito dei servizi di previdenza e lavoro mi è stato evidenziato il mancato versamento parziale dei contributi da attività lavorativa durante la detenzione;
è stata segnalato, altresì, un caso di mancata ottemperanza di intervento degli assistenti sociali a tutela dei minori, figli di detenuti;
mi è stata comunicata, a più riprese, la necessità di realizzare un COLLEGAMENTO PERMANENTE tra la casa circondariale e la città di Crotone. PERTANTO FORMULO OGGI LA PROPOSTA A TUTTI VOI DI ISTITUIRE UNA FERMATA AUTOBUS , che colleghi la citta’ e il carcere.
ALTRA URGENZA che a gran voce mi è stata sottoposta è il REINSERIMENTO LAVORATIVO, a tal proposito risultato positivo è la conclusione della fase burocratica della Convenzione per lo svolgimento dei lavori socialmente utili, e del lavoro gratuito previsto dall’ordinamento penitenziario. Sono certo che l’Amministrazione comunale e il Consiglio, che si sono attivati con solerzia per l’istituzione del Garante dei detenuti e per l’avvio della sua operatività, vi daranno al più presto PIENA ATTUAZIONE
Per quanto riguarda le Celle di ricovero per motivi sanitari presso il Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio per quei detenuti ricoverati per necessità mediche, come Garante ho effettuato sopralluoghi ispettivi , già in presenza dell’Autorità nazionale in visita a Crotone lo scorso settembre, accolta insieme al Presidente del Consiglio Serafino Mauro, ed ho raccomandato la dotazione di biancheria per garantire una decorosa degenza, possibilmente un punto per l’appoggio di effetti personali del detenuto, ed il potenziamento una postazione lavorativa congrua anche per il personale di Polizia penitenziaria.
Durante la Conferenza dei Garanti territoriali dello scorso 19 ottobre, abbiamo esplicitato al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria le problematiche non trascurabili SU SCALA NAZIONALE quali: la carenza delle camere di sicurezza, la più generale, grave situazione del sovraffollamento carcerario, causa questa di numerosi ed intollerabili suicidi in diverse aree geografiche del nostro Paese.
Come pure le carenze di organico nell’ambito della DAP e della Polizia , a tal proposito e’stato assunto l’impegno una richiesta di assunzioni straordinarie per un totale di 1300 unità che ricoprano tali carenze di unità lavorative.
Come Garante ho cercato di curare ogni settore della vita dei singoli detenuti, per esempio realizzando o promuovendo delle attività di FORMAZIONE E CURA DELLE PERSONALITA’ E DELLE POTENZIALITA’ DEI DETENUTI, ll 12 febbraio si è tenuta la prima attività promossa IN carcere, ovvero lo spettacolo teatrale messo in scena dal Teatro della Maruca proprio per indurre i detenuti alla riflessione sulla propri vita e come momento di confronto e crescita personale.
Mentre il 9 maggio, Festa dell’Europa, nell’ambito del progetto “Percorsi di legalita’” che ho fortemente voluto e promosso con l’ausilio della Direzione della casa Circondariale, della DAP e dell’Ipssar-Iis Polo di Cutro, alcuni studenti bravissimi sono stati in visita al carcere di Crotone. Auspico che tali iniziativa proseguano perché sono indispensabili per la maturazione dei giovani, e sono costruttivi anche per i detenuti. Sono momenti di vita vera.
Da ultimo, il 30 maggio, ho partecipato alla Visita in carcere della Madonna di Capocolonna e ho donato , perchè assente, un’immagine del quadro per tutti i detenuti della casa circondariale.
Densa di significato è stata la visita del Sindaco Ugo Pugliese e IL SUO REGALO di un panettone di 10 kg, ad inizio anno , tale attività ha permesso di manifestare la vicinanza UMANA alla popolazione carceraria, e l’attenzione dell’Amministrazione comunale verso le problematicità riguardanti il sistema penitenziario.
Essere Garante non significa essere l’Avvocato dei detenuti, staticamente, ma occorre dare una visone dinamica e progettuale che permetta il recupero e l’integrazione lavorativa e sociale.
Farò una mappatura che presenterò Agli organi consiliari su quei servizi che sono stati adempiuti nei confronti della popolazione detenuta e su ciò che ancora è carente, come ho intenzione di avviare di un TAVOLO istituzionale con la partecipazione della Direzione penitenziaria, con le Federazioni di imprese per realizzare una collaborazione finalizzata all’assunzione lavorativa di qualche detenuto… quindi sarà importante il ruolo della stampa, che invito di ATTENZIONARE IL SETTORE DEI DIRITTI DEI DETENUTI, CON LE INIZIATIVE CHE SEGUIRANNO, ANCHE PERCHE’ E’ FONDAMENTALE GARANTIRE LORO UN REINSERIMENTO SOCIALE LAVORATIVO….
AUSPICO CHE VI SIANO SEMPRE PIU’ ATTI DI VICINANZA istituzionale come quelli detti sinora pertanto invito Assessori, Consiglieri, Associazioni che operano nel sociale a formulare proposte sui detenuti in modo da fare sentire loro l’attenzione della societa’ civile.
Con questo spirito proseguo l’attività con il massimo impegno ed attenzione.
E’ quanto afferma l’Avv. Federico Ferraro, Garante dei Detenuti e delle persone private della liberta’ personale.