Pronti per la grande festa patronale dedicata ai santi Nicodemo e Francesco. Tra le novità di quest’anno il ritorno del gemellaggio storico/religioso con Mammola.
A proposito, proprio in questi giorni sia il parroco don Matteo Giacobbe che il sindaco Francesco Paletta, hanno invitato rispettivamente il parroco di Mammola don Mazzà ed il sindaco di Mammola, i quali saranno a Cirò durante la festa patronale il 3 Agosto.
Intanto, il parroco don Mazzà ha invitato i suoi fedeli a prenderne parte. Si legge in un comunicato della Diocesi di Locri –Gerace, diffuso dal parroco Mazzà, che la parrocchia di San Nicola di Bari di Mammola, con il supporto del comitato feste San Nicodemo rinnoveranno il gemellaggio ed amicizia con la comunità di Cirò, rinnovando la famosa frase: “Partiu di lu Zzirò pe ccà mu veni” in dialetto mammolese. Intanto il comitato ha onfermato le tre date della festa patronale dei Santi Nicodemo e Francesco, il 2- 3-4- agosto, previsto per la serata finale il concerto della cantante Mietta.
Dopo anni di assenza, quest’anno dunque è stato ripristinato il comitato di San Nicodemo presieduto dal parroco don Matteo Giacobbe, tra i componenti la vecchia squadra presieduta da Salvatore Giardino che negli anni ha organizzato grandi eventi, tra gli obiettivi di quest’anno il ripristino del gemellaggio con Mammola. In proposito qualche mese fa, l’amministratore Parrocchiale di Mammola diretto da don Antonio Mazzà, in occasione delle celebrazioni del novenario del Santo Patrono delle due comunità, San Nicodemo nato a Cirò nel 900 e morto a Mammola nel 990, aveva invitato la cittadina cirotana, la parrocchia e l’amministrazione comunale di Cirò a partecipare dal 3 al 12 marzo scorso a Mammola per i festeggiamenti sacri.
“Ci prepariamo iniziando il novenario, alla festa del Nostro Santo Patrono Nicodemo Abate, scriveva nella lettera don Mazzà pertanto, -sono stato informato che alla festa del 12 marzo, conveniva a Mammola la Comunità di Cirò, che ha la Parrocchia intitolata al Santo, casa natia di San Nicodemo. Questa mia lettera- proseguiva il parroco, vuole semplicemente essere un invito a partecipare, o meglio ri-partecipare alla festa in tale data, riattivando quel gemellaggio culturale religioso tra i due popoli che va avanti da circa mille anni.
La Comunità di Mammola, concludeva nell’invito Don Antonio- è felicissima di rivivere questo scambio di fede religiosa, che ci vede onorare la figura del Santo Nicodemo Abate, come lo è stato in passato dai racconti che si tramandano”. Già Papa Urbano VIII il 7 dicembre del 1630 lo proclamò patrono di Cirò che gli aveva dato i natali, cresciuto dal grande sacerdote Galatone nell’allora Psikron non lontano dalle saline del Neto, indottrinato dal grande monaco San Nilo che abitava nella limitrofa Rossano con cui Cirò manteneva vari scambi culturali religiosi e commerciali.
Ma già dopo l’anno mille ci fu una vera causa tra i vescovi delle due comunità Cirò e Mammola presso la sede del Vaticano, per contendersi il corpo del Santo che apparteneva alle due comunità entrambi fortemente sostenute dalle due popolazioni. Alla fine della diatriba, il Papa ordinò che il corpo fosse dato al popolo di Mammola dove il Santo era morto, mentre Cirò dove era nato sarebbe diventato patrono della città, da qui nacque il gemellaggio religioso tra i due popoli. Dunque grandi festeggiamenti sono attesi sia dal punto di vista civili che religiosi, con il grande ritorno del gemellaggio stocico-religioso con Mammola. Anche S.E. IL Vescovo di Crotone Domenico Graziani in proposito si è detto felice per l’evento.