Cirò Marina ha bisogno di una rivoluzione sociale che parta dal basso e venga prontamente sostenuta da professionisti di ogni settore. E’ una città alla ricerca di esempi positivi, di uomini e di piccole realtà che possano trainarla. Nei nostri occhi si legge la rassegnazione ad una stato di coma politico-economico. Rassegnazione accompagnata da perdita di memoria. Non siamo consapevoli delle nostre origini, abbiamo dimenticato tutte le nostre potenzialità, che avrebbero dovuto portare la discendente dell’antica Krimisa ad essere un grande centro economico, enogastronomico e, quindi, turistico. Bisogna essere coraggiosi e ammettere la propria colpevolezza. Abbiamo sbagliato tutti. Hanno sbagliato le famiglie, la scuola, gli imprenditori, i politici.
Hanno sbagliato le famiglie che non hanno saputo educare i propri figli. Non siamo stati nemmeno educati alla democrazia; siamo un popolo di anarchici che accetta per semplice convenienza l’oligarchia di turno. Siamo degli anarchici perché non ci importa delle regole, non le riconosciamo. Noi abbiamo deciso che non esistono regole in materia ambientale quindi possiamo inquinare ogni luogo. Non esistono nemmeno regole economiche, pertanto abbiamo deciso di non pagare le tasse. Abbiamo deciso che non esistono leggi che preservano il decoro urbano e in ogni momento di ira e eccitazione ci siamo sentiti liberi di vandalizzare. Abbiamo deciso che non ci sono leggi che regolamentano l’edilizia e credendoci anche abili artisti abbiamo costruito in qualsiasi luogo adottando uno stile architettonico tutto nostro.
I nostri genitori ci hanno semplicemente educati all’arroganza e alla prepotenza perché nella terribile savana di Cirò Marina solo un figlio rabbioso può sopravvivere. Abbiamo accettato le oligarchie di turno per semplice convenienza e ampia dose di ignoranza. Siamo rimasti complici e assoggettati al piccolo gruppetto di potenti.
Hanno sbagliato gli insegnanti perché non sono riusciti a colmare le lacune educative delle famiglie. Non ci hanno educato al bello. Non ci hanno reso coscienti di quanta bellezza ci fosse intorno a noi. Non ci hanno educati all’arte e ad ogni sua forma. Non ci hanno educati al rispetto delle regole della società civile.
Hanno sbagliato gli imprenditori a non osare e a non guardare all’orizzonte, incapaci di seguire un mondo in continua evoluzione. Imprenditoria statica e di sopravvivenza, mai portatrice di innovazione, legata al passato e connivente con lo stesso.
Hanno sbagliato i politici che, pavoneggiandosi durante ogni campagna elettorale, si ereggevano a risolutori di problemi e paladini di giustizia per poi trasformarsi in scalda-poltrone e scambiatori di favori seriali. Lo sono stati per decenni usando una tecnica infallibile: il silenzio. Il silenzio paga sempre perché ti rende inesistente e inattaccabile. Curandosi solo dei loro elettori, soprattutto compari e parenti, la rielezione era assicurata. Uomini che con sguardo fiero e superbo ci hanno fatto credere di aver fatto qualcosa per una comunità pur avendo un indice di produttività pari allo zero.
Da invincibile sognatore credo che sia il momento di rinvigorirsi. E’ il momento di riaccendere i motori, vivere il presente e conquistare il futuro. Bisogna lavorare uniti saldamente all’insegna della serietà, della competenza e della progettualità. Occorre far tesoro di ciò che è stato per poter offrire alla nostra città un’alternativa rispetto alla sfiducia attuale. Abbiamo l’obbligo morale di trainare Cirò Marina fuori dall’oblio e infondere nuova linfa a una comunità che sembra ormai abbandonata a se stessa.
È giusto e sacrosanto quanto affermato nel servizio e quanto sottoscritto dai signori che hanno già risposto. È chiaro che l’impegno viene richiesto alle persone di buona volontà, desiderose del vivere civile. I menefreghisti ci sono e ci saranno sempre, pronti, purtroppo, a tentare di vanificare un lavoro magari certosino. Pur approvando e condividendo in toto il tutto, cercherei, per esperienza personale, di non cedere al facile entusiasmo. Conosco fin troppo la mentalità arretrata, da medioevo, similmafiosa direi, del nostro pur glorioso circondario. Da tanti anni cerco, con risultati alterni, spendendo fior di energie, di influire positivamente sulla “testa” dei miei studenti. In ogni caso inbocca al lupo e buon lavoro Flavio Francesco Falvo
leggendo questo articolo sono rimasto scioccato. Sapevo che non tutti i paesani fossero arroganti e menefreghisti , ma non mi sarei mai aspettato di leggere ,quanto scritto in modo particolare da UN GRUPPO, simili affermazioni. Finalmente si sta rompendo quello stato di omertà e di noncuranza che regna sovrano. Mi auguro che ciò possa scatenare quella parte di senso civico che regna dentro tutti noi. COMPLIMENTI A TUTTI GLI APPARTENENTI AL COMITATO METAMORFOSI
Complimenti per la Vostra Analisi, con parole schiette e di facile apprendimento, Siete Riusciti a Riassumere un’argomento Che riguarda Tutti Noi. Riflettiamo e Facciamone Tesoro.
Finalmente qualcuno che dice la verità. Cirò Marina non cambierà mai, se prima nn cambieranno la mentalità ristretta di vedere le cose.