Stimolare le persone e i medici di base, verso una maggiore prevenzione e sensibilizzazione attraverso uno speciale programma che rilascia poche radiazioni: lo “Screening della Tac a strati sottili”, già allo stato iniziale di un tumore ai polmoni. E’ quanto scaturito dal convegno scientifico dal titolo: “ Prevenzione delle malattie dell’apparato respiratorio”, tenutosi venerdì scorso, presso la Sala consiliare del comune di Cirò. A relazionare l’illustre professore di origine calabrese (CS), Pierluigi Filosso, del Dipartimento scienze chirurgiche, sezione di chirurgia toracica Università degli studi di Torino, e la dottoressa Lucrezia Macrì, coordinatore infermieristico sala operatoria, sezione di chirurgia toracica clinica Santa Caterina da Siena di Torino, originaria di Crucoli. Ad accogliere i due studiosi, il sindaco Francesco Paletta, il presidente del consiglio, dottore Mario Sculco, che ha organizzato lo straordinario convegno; presente all’evento il comandante della stazione dei carabinieri di Cirò il Maresciallo Capo Ivo Belculfiné . Attraverso questo esame- rivela il Professore- si potrà diagnosticare almeno con due mesi in anticipo l’inizio di un tumore ai polmoni, riducendo così la mortalità del 20% ed una sopravvivenza del 70%. Saranno i medici di base che dovranno avviare verso questo Screening, almeno per quei pazienti che presentano queste caratteristiche: essere fumatori da molti anni, avere tra 55 e 74 anni, appartenere ad una categoria di lavoro con elevato fattore di rischio, familiarità, essere stato giù colpito da altri tipi di tumore in passato. Un fatto è chiaro- ha detto Filosso- la chirurgia rimane la migliore arma contro il tumore ai polmoni, perciò prima si può diagnosticare prima il paziente potrà guarire. Purtroppo non tutti gli ospedali hanno questa particolare macchina costosa, come pure costosa è l’esame da eseguire, qui nel crotonese ad esempio ho visitato -ha detto il chirurgo – il Marrelli Hospital di Crotone, dove la straordinaria macchina è presente. Uno dei tumori dei polmoni è il Mesotelioma, -prosegue l’illustre professore- dovuto al contatto con la fibra dell’Eternit, un tumore maligno dove il paziente sopravvive 17 mesi, ma se diagnosticata ai primi stadi potrà avere una sopravvivenza anche di 5 anni . Oggi ci sono circa 1,6 milioni di morti all’anno per tumore ai polmoni. Solo con la prevenzione e la sensibilizzazione questa cifra potrà diminuire, almeno in Italia dove l’eternit sono ormai fuori commercio, poiché ha detto- in America in Russia ancora la usano. Secondo alcuni studi effettuati, prosegue- il picco della malattia ci sarà nel 2020, anche dopo 50 anni che le persone sono state a contatto con la polvere di eternit potranno ammalarsi- Le fibre si accumulano nella Pleura dando origine al tumore che cresce molto lentamente. Ecco perché è importante prescrivere uno screening a strati sottili tempestivo, a quelle persone con una situazione di salute particolare, che solo il medico di base può conoscere. Intanto il sindaco ha ricordato che ci sono ancora molte abitazioni specie nel centro storico i cui tetti sono ricoperti di eternit, e che lo Stato non ha dato nessun aiuto alle famiglie per sostituirle. Speriamo che con una maggiore sensibilizzazione ci possiamo in futuro liberarci di tutto l’amianto di cui ancora siamo circondati.