Nei giorni scorsi la scuola Novadanza ha ospitato il giovane talento, Mattia Santini, oggi ballerino del Royal Danish Ballet di Copenhagen. Mattia, in vacanza con i suoi genitori, ci ha contattato perché voleva un posto dove potersi allenare, perché, come noto, un ballerino professionista non può concedersi i lusso di stare troppi giorni senza allenamento. Con l’umiltà che contraddistingue i veri artisti, ha condiviso l’ aula e la lezione tenuta dalla maestra Cristina Fontenele con le allieve di Novadanza, servendo di ispirazione a queste ragazze che in pieno pomeriggio di agosto hanno voluto fortemente fare lezione insieme a lui.
E’ stata l’occasione per una presentazione della sua storia e del suo percorso artistico che lo vede legato a Cirò Marina per via della nonna, Rosa Sasso. “Mi chiamo Mattia Santini, sono nato a Gallarate (Va), ho 21 anni, sono un ballerino professionista e lavoro alla Royal Danish Ballet a Copenhagen. Ogni anno vengo in vacanza a Cirò Marina perché ci abita mia nonna. Ho iniziato a coltivare la mia passione per la danza già da quando avevo quattro anni, mia mamma mi ha portato nella scuola di danza della mia città ma quando mi sono reso conto che c’erano tutte bambine non ho voluto continuare. A sette anni ho fatto ginnastica artistica ma dopo sei mesi ho smesso perché era sempre più forte la mia passione per la danza classica. Mia mamma ha parlato con la direttrice della scuola di danza di Gallarate e mi ha proposto di iniziare a studiare con un maestro… al’inizio ero l’unico maschio poi abbiamo formato un bel gruppetto di otto bambini! A 10 anni mi hanno proposto di fare l’audizione per la scuola di ballo del Teatro alla Scala a Milano e sono stato selezionato tra tantissimi altri aspiranti ballerini per il mese di prova. Dopo il mese di prova sono stato ammesso al primo corso. Così a 11 anni ho iniziato a fare il pendolare tra Gallarate e Milano, circa 50 km, mi svegliavo alle 5,30 perché alle otto iniziavano le lezioni della scuola media, poi un autobus mi prendeva alle 13 andavo in accademia in mensa e poi iniziavano le lezioni di danza fino alle 18. A volte arrivavo a casa anche alle 21 perché c’era molto traffico, cenavo, studiavo e andavo a letto… questo per 4 anni, quindi fino alla fine del la prima liceo linguistico. Alcune volte quando dovevo partecipare agli spettacoli con il corpo di ballo della Scala arrivavo a casa anche dopo mezzanotte, ma il tutto non mi è mai pesato per la forte passione per la danza. Ovviamente nei fine settimana ero occupato con lezioni private e a studiare per le interrogazioni e verifiche della scuola.
Negli anni della mia adolescenza non sono mai uscito con gli amici oppure andato al cinema, perché ero sempre occupato. Ho partecipato ad uno stage a Firenze e ad Iseo con il direttore del San Francisco Ballet School che mi ha offerto una borsa di studio per la summer school, felicissimo ho partecipato e ho fatto audizione per entrare in questa meravigliosa scuola dove sono stato ammesso sempre con borsa di studio. Quindi ho lasciato l’accademia della Scala a 14 anni e sono volato a San Francisco. Per 3 anni ho lavorato intensamente e vedevo i miei genitori solo due volte l’anno. A San Francisco ho fatto audizione per la summer dell’American Ballet Theatre di New York e la direttrice Julie Kent mi ha offerto una borsa di studio, poi mi hanno offerto di rimanere a New York nella compagnia giovanile, anche qui ho lavorato tantissimo, fatto tantissimi spettacoli. Appena compiuto i 18 anni il direttore della Royal Danish Ballet mi ha offerto un contratto di lavoro che ho accettato volentieri, quindi mi sono trasferito a Copenhagen dove a settembre inizierò la mia terza stagione! Questa compagnia mi piace moltissimo, facciamo circa 140 spettacoli a stagione, nel corpo di ballo siamo in 85, mi trovo molto bene con i miei colleghi. Abbiamo tre bellissimi teatri e ad ogni prima viene a vedere lo spettacolo la Regina Benedicte.”