In qualità di rappresentanti di un partito vicino alle esigenze dei cittadini , non possiamo più tacere di fronte al totale abbandono in cui versa la Marina di Strongoli, dove, il disagio provato da turisti e residenti è ormai diventato rassegnazione.
E se da giorni ormai i cittadini cercano di far fronte alla carenza idrica muniti di cisterne e bidoni per garantirsi la riserva necessaria, difficile sembra invece provvedere in modo autonomo ai cumuli di spazzatura che invece sono depositati davanti alle abitazioni.
È vero che i disservizi provocati dal cattivo funzionamento della discarica provinciale creano un rallentamento nella raccolta, ma quali misure di emergenza ha posto in essere il Comune?
Una delle soluzioni possibili, magari, potrebbe essere quella di individuare delle aree di emergenza al fine di accantonare provvisoriamente la spazzatura per evitare epidemie ed evitare anche lo spettacolo indecoroso che si presenta in piena stagione turistica con strade piene di cumuli di spazzatura e spiagge invase dei turisti che si sentono autorizzati, considerato che non ci sono dei bidoni in prossimità delle spiagge, a lasciare ovunque i resti delle loro giornate trascorse al mare.
Ci rendiamo conto che è certamente difficile mantenere il controllo di tali aspetti considerato che non vi è traccia di vigili urbani comunali e che il concorso bandito non è stato ancora espletato.
Sarebbe opportuno,considerato il grave disagio, prevedere una graduatoria di vigili anche a carattere stagionale per intensificare il controllo del territorio, incentivare il rispetto delle regole, limitare il parcheggio selvaggio per una efficace e corretta gestione della viabilità.
Con l’avviarsi della proroga della gestione commissariale, inizia il conto alla rovescia dell’attività amministrativa. Ciò che la cittadina si aspetta, oltre all’ordinaria amministrazione, è la risoluzione dei problemi essenziali ed urgenti che puntualmente nella stagione estiva e con l’afflusso turistico si registrano.
Ciò che si rischia, altrimenti, è che la rassegnazione aumenti il crescente distacco tra cittadini ed istituzioni. Un distacco parabolano e silenzioso che si erge però a protesta nei confronti di una gestione inadeguata.