Vendemmia mancata per colpa dei “Mustelidi” come Donnole, Martore, e Faine quintali di uva in un vigneto sono stati divorati da questi Mustelidi. L’agricoltore aveva pensato bene di recintare l’intero vigneto per impedire ai cinghiali di entrare, e devastare il vigneto, ma non aveva fatto i conti questi nuovi invasori, che nei pressi delle macchie sono numerosi. L’altra mattina il vignaiolo aveva deciso di vendemmiare, ma quando è giunto nel vigneto l’amara scoperta: non un solo grappolo d’uva era rimasto intatto, apparivano spolpati e senza più un solo acino d’uva. Eppure, ha riferito il vignaiolo, non un solo cinghiale era riuscito ad entrare nel vigneto, non c’erano segni di scasso della rete, né segni del loro passaggio, anche perché si tratta di un allevamento a cordone libero a circa 1,5 metri dal suolo dove i cinghiali non possono arrivare. E’ per questo, che l’agricoltore, essendo il vigneto nei pressi di un bosco a macchia Mediterranea, dove i cinghiali non mancano, aveva pensato bene di fare un vigneto a cordone, e recintato l’appezzamento. Purtroppo a niente è servito , i Mustelidi , agili arrampicatrici, incuranti di rete di protezioni , riescono facilmente ad invadere i territori dove c’è frutta arrecando danni incalcolabili all’economia agricola, se a questi poi si aggiungono i cinghiali, l’intero compartimento risulta essere seriamente compromesso. E’ la prima volta che almeno nel cirotano viene documentato un fatto simile, fino ad ora si è parlato solo di cinghiali, ma d’ora in poi bisogna tenere in conto anche di quest’altro fardello.