I tirocinanti del bando Miur chiedono risposte sulla ripresa delle attività del bando di perfezionamento. Nelle prime indicazioni ricevute – sostengono i tirocinanti – ” si parlava della ripresa delle attività per la prima settimana di ottobre e per l’intero anno scolastico 2019/2020. Purtroppo così non è stato e nessuna comunicazione è giunta in merito alla ripresa delle attività. In regione si giustificano affermando che la mole di lavoro a loro carico è molta e pertanto si rischia di fare slittare il servizio reso da questi tirocinanti che è di reale importanza perchè si tratta di assistenza ai disabili nelle scuole coadiuvando il personale insegnante e gli educatori nelle attività scolastiche. Le attività sono concretizzate al favorire una relazione educativa atta a coinvolgere i minori diversamente abili nella loro totalità. L’attività svolta dai tirocinanti Miur ha consentito di raggiungere i minori coinvolti in situazioni nella maggiore dei casi intime della loro vita, contribuendo ad approfondire e comprendere le ragioni del disagio per cui si è intervenuti, con amore e dedizione tanto che l’abbandono e il vuoto che hanno lasciato nei minori, quando sono stati costretti a sospendere l’attività era visibile nei giovani che seguivano. “Queste persone, uomini e donne, madri e padri (molti delle quali over 50) hanno potuto vivere grazie alle 500 euro che percepivano. Sperando che giungano risposte immediate sulla ripresa delle attività – affermano infine – è importante che la dignità di queste persone non sia lesa ma sostenuta da iniziative valide in termini di prospettive di lavoro future; per loro e per i loro figli”.