Sono stati assolti, perché il fatto non sussiste, dal Tribunale Penale Collegiale di Crotone, Presidente Dott.ssa Mellace a latere Dott.ssa Eronia e Dott.ssa Girardi, l’ex Dirigente dell’Area Urbanistica, Territorio e Ambiente del Comune di Cirò Marina, Geom. Cataldo Fuscaldo, il Direttore dei Lavori Dott. Vincenzo Rota, il progettista Arch. Piero Golino e il titolare della Ditta esecutrice dei lavori MG Costruzioni Generali Srl Giuseppe Marrazzo, accusati a vario titolo di irregolarità nell’esecuzione dei lavori di imboschimento della Pineta comunale di Cirò Marina finanziati con i fondi del PSR Calabria 2007-2013.
I fatti risalgono tra la fine mese di dicembre dell’anno 2015 e il mese di gennaio 2016, quando i Carabinieri Forestali della stazione di Cirò, deferivano alla Procura della Repubblica di Crotone, i suddetti imputati, per aver, a dire degli inquirenti, riscontrato alcune irregolarità nell’esecuzione dei tagli in alcuni rimboschimenti degradati di Punta Alice a Cirò Marina.
Nello specifico al Geometra Fuscaldo veniva contestato di aver intenzionalmente procurato all’Arch. Golino un ingiusto vantaggio patrimoniale affidandogli un incarico di competenza di un dottore Agronomo.
Al Dott. Rota, al Sig. Marrazzo Giuseppe e all’Arch. Golino veniva contestato di aver incluso nelle opere di rimboschimento superfici già boscate al fine di trarne profitto per se o per altri eseguendo i lavori in difformità a quanto stabilito nell’appalto e nel progetto. Poiché, in luogo del
taglio intercalare veniva fatto un taglio raso della vegetazione.
Impossessandosi del legname di alberi che non dovevano essere tagliati per venderlo alla ditta Sapadafora di San Giovanni in Fiore. Per aver distrutto bellezze naturali di un area boscata e quindi, sottoposta a vincolo paesaggistico per legge. Per aver attestato falsamente la fine dei lavori. Il solo Arch. Golino per avere, pur svolgendo la professione di architetto e pur trattandosi di incarico di competenza di dottore agronomo o di un dottore forestale, esercitato abusivamente tale professione, accettando l’incarico di progettazione.
Nel corso del giudizio, è stato in realtà dimostrato dal collegio difensivo, Rota e Fuscaldo sono stati difesi dall’avvocato Luigi Alboccino, Golino dall’avv. Pina Scigliano e Marrazzo dall’avv. Pietro Capoano, che i lavori sono stati eseguiti nel pieno rispetto del progetto approvato dalla Regione Calabria nonché, del capitolato d’appalto e che, non si è in alcun modo intaccato l’aspetto estetico paesaggistico del bosco.
E’ stato altresì dimostrato che, non vi è stato alcun impossessamento del legname di risulta dei lavori di rimboschimento.
Difatti dal compendio probatorio è emersa sin da subito l’estraneità degli imputati ai fatti contestati tant’è che, lo stesso ufficio di procura aveva chiesto l’assoluzione per quasi tutti i capi d’imputazione salvo che per la contestazione di deturpazione dell’aspetto paesaggistico del bosco.
Il Tribunale Collegiale, in accoglimento delle tesi difensive ha ritenuto non esistente anche questa fattispecie di reato contestato mandando, quindi, assolti tutti gli imputati con la formula più ampia perché il fatto non sussiste.