Rifiuti d’ogni genere costeggiano l’area protetta arrecando danni incalcolabili alla biodiversità. Che non si debbano buttare rifiuti nell’ambiente è cosa abbastanza scontata non solo dal punto di vista giuridico, ma anche e soprattutto della sensibilità civica. Le multe che scattano dal semplice mozzicone di sigaretta all’automobile da rottamare; dal frigorifero ormai arrugginito ai liquidi infiammabili e inquinanti – sono graduate in base alla pericolosità del rifiuto stesso, e si va dalla semplice sanzione amministrativa al reato vero e proprio, che coinvolge la sfera penale.
La legge punisce l’abbandono di rifiuti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 105 a 620 euro, se l’abbandono di rifiuti sul suolo riguarda rifiuti non pericolosi e non ingombranti si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 155 euro. Non si può tappezzare tutto il territorio di telecamere ovviamente, ma almeno nelle aree protette come questa, e nelle aree dove si concentrano le discariche abusive ”abitudinali”, sarebbe cosa buona metterle. Non è un bello spettacolo per i milioni di automobilisti che, attraversano questa importante arteria tutti i giorni, nel vedere un territorio a vocazione agricola, culturale e turistica, disseminato da discariche, almeno tre, lungo tutto il tratto della S.S.106 che va dall’area 91 fino alla zona Volvito.
Evidentemente chi compie questi scempi, è persona poco civile e poco rispettosa della legge e dell’ambiente, e va sanzionata. Purtroppo l’area Sic delle dune e della Ginestra bianca della Marinella, rimane ancora ad oggi incustodita, alla mercè di tutti, liberi di essere devastata, calpestata ed inquinata.