“Egr. Sindaco, abbiamo appreso dalla stampa della decisione irrevocabile di dimettersi e, a dire il vero la notizia non ci ha stupiti poiché già annunciata precedentemente. Ciò che invece ci lasciato esterrefatti è l’atteggiamento che lei ha assunto nei confronti dei consiglieri : ha evitato qualsiasi informativa e si è dimesso senza porgere un minimo di saluto formale o informale. Capiamo la sua amarezza ,le sue delusioni , e le sue preoccupazioni, ma crediamo che chi è al governo di una città non debba mai dimenticare gli obblighi che il ruolo impone .Al contrario ,quando si opera in spregio al confronto aperto o privo di autonomia e di idee chiare sul da farsi , si corre il rischio di imbattersi nell’ambiguità.
Anche le motivazioni addotte ci lasciano perplessi: non si può lasciare una città senza Amministrazione per un invito ricevuto su Whatsapp ! Un sindaco consapevole delle responsabilità implicite nel suo ruolo deve sapere anche affrontare le difficoltà del momento e non gettare la spugna . Un sindaco che motiva il fallimento della sua azione amministrativa al fatto di essersi fidato delle persone sbagliate , cambiando per ben tre volte il suo esecutivo e nominando dirigenti esterni all’ insegna della qualità ,che non si è rivelata tale , vuol dire che o non ha valutato bene o che le scelte sono state imposte …..
Sindaco , abbiamo tutti la consapevolezza di chi ha tirato le fila in questi tre anni ma , lei avrebbe potuto svincolarsi da una sudditanza di cui sicuramente non può vantarsi : non è riuscito a farlo ed in questo non è stato aiutato ne’ dalla sua maggioranza che ha contribuito ad affossarla sempre più, ne’ dal resto dei suoi sostenitori . Da parte nostra più volte abbiamo sostenuto che non c’era qualità nelle sue scelte e che mancava una visione chiara e definita di ciò che si intendeva portare avanti .Ci auguriamo che questa brutta pagina politico/ amministrativa possa servire ai cittadini e alla politica per superare la logica clientelare e del padre/padrone a favore di una dimensione politica intesa non come scambio ma come servizio . Se così non sarà, verrà vanificata sia l’azione della Magistratura che la fase che sta per aprirsi del Commissario prefettizio.”