Costruire la speranza di un futuro migliore, costruirla attraverso l’arte e la cultura, questo l’ambizioso progetto dal titolo “INSIEME SI PUO’” promosso dal Ministero della Giustizia e costruito dal gruppo teatrale Veliero che ha fortemente voluto, attraverso la rappresentazione teatrale che si è svolta il 6 e 7 dicembre 2019 a Catanzaro presso l’Istituto Penale Minorile, guidato dal Direttore Francesco Pellegrini. Un impegno che nasce dalla volontà di ridare speranza ai giovani che, nel percorso della vita, hanno vissuto esperienze che hanno distrutto le loro speranze. Il Gruppo teatrale Veliero nasce nel 1986 per volontà del regista Rodolfo Calaminici, che lo ha guidato in tutti questi anni. Appassionato di teatro ed in particolar modo delle opere di Eduardo De Filippo, per trent’anni ha portato in scena sue opere con passione e successo, coinvolgendo molti giovani di Pagliarelle, piccolo paese nella provincia di Crotone. Ha realizzato spettacoli per l’intera popolazione portandoli perfino nelle scuole, sempre a titolo gratuito. Da un anno la compagnia teatrale è entrata a far parte dell’Associazione letteraria e cinematografica Veliero, fondata e guidata dalla scrittrice Francesca Gallello e della quale, il regista R. Calaminici ne è Vice Presidente. Eduardo de Filippo, dice il regista Rodolfo Calaminici, è indubbiamente uno dei più importanti drammaturghi, registi, attori, poeti e sceneggiatori italiani del Novecento. Eduardo si distingue nel panorama teatrale per la sua umiltà e per il coraggio nel portare in scena il disagio ed il dolore, elementi in cui, come lui stesso dichiara, si trova la verità della vita. Le sue opere si basano su un’attenta osservazione e descrizione della società italiana. Ha sempre visto, infatti, nella finzione teatrale, una maggiore verità di quanto riusciva a vedere nella vita, dove spesso, impegnati a portare tante maschere, gli uomini non vivono nell’“essere”, ma nell’“apparire”. “I fantasmi non esistono, i fantasmi siamo noi, ridotti così dalla società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme bugiardi e sinceri, generosi e vili”. Eduardo de Filippo sognava un mondo dignitoso, seguiva la strada dell’ impegno civile. In particolare, per le giovani generazioni, si faceva portavoce con il suo teatro, della prevenzione, della criminalità e della devianza giovanile; lottava affinché i giovani avessero la possibilità di un giusto inserimento sociale, affinché anche chi sbagliava potesse recuperare, affinché la dignità umana non venisse calpestata, neanche al peggiore dei delinquenti … “recuperando così la speranza e la fiducia di una vita nuova che restituisse loro quella dignità di cui hanno diritto”. Un sogno, quello di Eduardo, che non è morto insieme a lui, ma che suo figlio Luca ha proseguito, e che anche noi del Gruppo teatrale Veliero stiamo cercando di proseguire e realizzare nel nostro piccolo. Il teatro può essere un percorso riparatore, perché l’arte ha questa capacità riparatore in sé e noi non facciamo altro che offrirla come strumento a chi accoglie il nostro progetto e accetta con coraggio di “guardarsi dietro”…. Qui, continua la dott.ssa Francesca Calaminici, esperta in criminologia del penitenziario, i detenuti mettono in scena ciò che Eduardo de Filippo raccontò negli anni, narrando il tema della trasformazione che le esperienze della vita determinano in ogni persona e nelle relazioni con il mondo che le circonda. Ringraziamo, dice la presidente Francesca Gallello, in modo particolare il Direttore dott. Francesco Pellegrino, che ha reso possibile la realizzazione di un così importante progetto. Grazie a tutti gli educatori che tanto hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. Ai ragazzi ospiti dell’istituto, per il loro impegno e per la tenacia con la quale hanno collaborato. Ai nostri ragazzi del gruppo teatrale di Veliero Lettertura e Cinema, Andrea Costanzo (primo attore) Rosa Carvelli (prima attrice), Serafina Garofalo, Debora Cardamone, Maria Cardamone, Lorena Ierardi, Rossella Cantaffa, che hanno veramente dato tanto, impegnandosi fattivamente per la buona riuscita dello spettacolo. Alla dott.ssa. Francesca Calaminici per il suo grandissimo impegno, la sua guida, la sua forza, la sua esperienza lavorativa e professionale. Ma un grazie davvero speciale va al nostro regista Rodolfo Calaminici, nonché vice presidente internazionale di Radici e Veliero, che da sempre, da una vita, si dedica al teatro e in particolare alla commedia di Eduardo De Filippo, coinvolgendo i giovani fino a farli appassionare a quella che è l’arte più completa e più viva che possa esistere : il teatro. SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA, questo il titolo della commedia che ha preso vita sul palco del magnifico teatro all’interno della struttura. Uno spettacolo che ha fatto sicuramente ridere ma anche pensare malinconicamente alla vita ed ai suoi particolari punti spinosi che, spesso, per smussarli si finisce con il pungersi di più. Protagonisti Andrea e Rosa, bravissimi professionisti. Il teatro, che ha visto il pienone, ha applaudito fino a commuoversi. Infatti, in questo lavoro durato mesi, mesi in cui il sacrificio veniva confortato dalla passione verso il teatro e verso questo progetto in particolare, dove sono nate amicizie sincere, l’emozione si è fatto spazio e si è mostrata nella sua più fragile umanità, le lacrime. Un applauso d’affetto e commozione è stato dedicato ad Andrea e Lorena che a poche settimane dalla messa in scena dello spettacolo hanno perduto rispettivamente la madre ed il padre. A loro, infatti, è stato poi dedicata la serata.